“Lo sviluppo economico locale sembra essere la risposta più adeguata alle sfide che ci presenta un'economia globalizzata e spesso crudele". Papa Francesco, nel messaggio al terzo Forum mondiale dello sviluppo economico locale che si è aperto oggi a Torino, ribadisce la sua fiducia nelle potenzialità dello sviluppo economico su piccola scala, quale motore di una visione differente dell'economia e del rapporto con la terra e tra le persone. Come già dichiarato alle Nazioni Unite, “la misura e l'indicatore più semplice e adeguato dell'adempimento della nuova Agenda per lo sviluppo sarà l'accesso effettivo, pratico e immediato per tutti, ai beni materiali e spirituali indispensabili: abitazione propria, lavoro dignitoso e debitamente remunerato, alimentazione adeguata e acqua potabile; libertà religiosa e, più in generale, libertà di spirito ed educazione. Aggiungerei ora che l'unico modo di ottenere veramente e in modo permanente questi obiettivi è lavorare a livello locale”. Dopo poche settimane dalla presentazione a New York dell'Agenda dei nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Onu, a Torino in questi giorni si discuterà per trovare delle strade concrete. I duemila partecipanti del Forum, provenienti da oltre 70 paesi, si occuperanno di sviluppo territoriale ed economie locali, fondamentali, come evidenziato dal Papa, “per promuovere l'attuazione dell'Agenda 2030, l'inclusione, la difesa dell'ambiente ed uno sviluppo umano integrale".
Tre i temi principali: l'innovazione per uno sviluppo più sostenibile ed inclusivo, la generazione di occupazione attraverso la crescita locale facilitando la connessione per ampliare il mercato del lavoro e l'urbanizzazione sostenibile, creando rapporti positivi tra ambiente rurale e cittadino. Ai lavori del Forum parteciperanno anche il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e molti sindaci da tutto il mondo, perché, ricorda il Papa, “il piccolo è bello ed efficace”. E dunque, “l'accento fondamentale sul locale sembra essere una delle strade maestre per un vero discernimento etico e per la creazione di economie e di imprese veramente libere dalle ideologie, da manipolazioni politiche, e soprattutto libere dalla legge del profitto ad ogni costo, per essere veramente al servizio di tutti e reintegrare gli esclusi nella vita sociale”.