L'appello del Papa per la pace, durante l'omelia nello stadio Kosevo di Sarajevo, "è stato il momento più cruciale dell`omelia", afferma Lombardi ai microfoni di Radio vaticana. "E` stato accolto, naturalmente, con tanti applausi: del resto, si ricordava che questo era lo stesso appello fatto qui anche da Giovanni Paolo II. La situazione dello stadio, però, questa mattina, era completamente diversa, perché allora, tanti anni fa c`era un freddo terribile, c`era una tempesta di neve e quindi era una vera impresa seguire la Messa nello stadio, e per il Papa celebrarla. Quest`oggi, invece, siamo in un giorno primaverile, caldo, di sole e quindi il clima è molto sereno, tranquillo: si poteva seguire la celebrazione con grande intensità, ascoltare ogni parola del Santo Padre, che è stata tradotta, naturalmente, in croato; e direi che il clima di festa era caratteristico di questa giornata. Il Papa dice che la speranza è una delle parole importanti di questo viaggio. E direi che mentre con la celebrazione di Giovanni Paolo II noi eravamo un po` in inverno, alla fine dell`inverno, adesso possiamo sperare di essere già un poco in primavera, nonostante che le difficoltà continuino adesserci".
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Chiesa
La speranza della fede non è qualcosa che possiamo creare e gestire con le nostre sole forze, quanto piuttosto Qualcuno che viene a noi, trascendente e sovrano, libero e liberante per noi