Fra' Giacomo Dalla Torre, Gran Maestro dell'Ordine di Malta (Ansa)
Un severo monito contro l’”aumento di correnti populiste e xenofobe” e la “diffusione di informazioni false per diffondere paure”. Lo ha lanciato, insieme all’esaltazione del ruolo “fondamentale” della diplomazia per “garantire un terreno di dialogo e credibilità nelle relazioni bilaterali e multilaterali”, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta (Smom), un ente di diritto internazionale strettamente legato alla Chiesa cattolica che stamani nella Villa Magistrale a Roma ha ricevuto in udienza il Corpo Diplomatico accreditato.
Nel corso dell'udienza, il Gran Maestro, con un discorso in più punti collimante con quello analogo pronunciato ieri da papa Francesco, ha illustrato le principali attività in ambito diplomatico e umanitario svolte dalle sue ambasciate, associazioni e corpi di volontariato e di soccorso in 120 paesi del mondo.
In particolare ha rimarcato l’impegno in aiuto alle popolazioni afflitte da carestie e violenze e costrette alla fuga, i progetti in ambito medico-sociale e le attività per gli anziani, i disabili, i senzatetto e gli emarginati.
“Se il 2018 è stato un anno difficile per molte popolazioni, le previsioni per il 2019 restano assai preoccupanti” ha osservato Dalla Torre, citando le crisi umanitarie in corso in Yemen, in Siria, nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan. Infatti il mondo “continua ad assistere a un protrarsi senza precedenti di conflitti e guerre, ben 36 in tutto il pianeta”. Una “terza guerra mondiale combattuta a pezzetti”, ha sottolineato facendo propria la “puntuale” espressione di papa Francesco. Scenari drammatici che si sommano a radicate situazioni di povertà, carestie e a violenti cataclismi che generano flussi di persone in fuga.
In questo contesto lo Smom “ha contribuito alla stesura dei nuovi patti globali per migranti e rifugiati adottati da molti stati membri nel recente vertice di Marrakech a dicembre”. “Siamo convinti - ha sottolineato il Gran Maestro - che se vogliamo governare e rendere sostenibili le migrazioni, un fenomeno globale e irreversibile, il “global compact” è lo strumento più efficace di cui oggi disponiamo”. “Dispiace - ha aggiunto - che alcuni Stati abbiano deciso di ritirare il loro appoggio".
Parlando dell’impegno dello Smom in Medio Oriente, Dalla Torre ha fatto in particolare riferimento al “nuovo impegno” che l'Ordine “ha messo in campo negli ultimi mesi” al fine “di agevolare il percorso di ritorno e reintegrazione delle comunità di sfollati nelle pianure di Ninive, nel nord dell'Iraq” con la propria agenzia internazionale di soccorso - la Malteser International - che “sta ricostruendo case e scuole”.
"Se parliamo di migrazioni non possiamo non citare il Mediterraneo", ha rimarcato poi Dalla Torre, dove "si consuma una delle peggiori tragedie dei nostri tempi”. E’ proprio lì infatti che “in fuga da povertà, guerre e carestia, 2 mila persone sono morte”. “Lo sanno bene – ha specificato - i nostri medici e infermieri del Corpo Italiano di Soccorso imbarcati sulle navi italiane che, grazie ad accordi con le autorità dello Stato, dal 2008 prestano servizi di primissimo soccorso medico nell'ambito delle operazioni di ricerca e soccorso in mare”.
Il Gran Maestro ha inoltre sottolineato che i migranti “sono le prime vittime del fenomeno” della tratta di esseri umani, “che riguarda circa 25 milioni di persone. Attraverso i nostri due Ambasciatori per monitorare e combattere il traffico di esseri umani - a Ginevra e a Lagos, in Nigeria - l'Ordine di Malta è impegnato a tenere alta l'attenzione della comunità internazionale sul fenomeno”.
Tra gli impegni più stringenti delle prossime settimane, Dalla Torre ha indicato la partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventù a fine gennaio a Panama. Sono infatti in partenza 120 volontari che saranno presenti nella città del centro America per offrire prima assistenza sanitaria alle migliaia di partecipanti.
La crisi istituzionale e nei rapporti con la Santa Sede culminata nelle dimissioni del Gran Maestro Fra’ Matthew Festing nel gennaio di due anni fa, è ormai alle spalle. Prosegue invece, ha ricordato Dalla Torre, “il lavoro per la riforma della Carta Costituzionale, avviata nel 2017 e che ha portato alla individuazione di alcuni temi chiave per la vita dell'Ordine di Malta e dei suoi membri religiosi in particolare”. Mentre a maggio si svolgerà il Capitolo Generale, convocato per analizzare lo stato complessivo dell'Ordine di Malta ed eleggere i membri del Sovrano Consiglio.
Oggi l’Ordine di Malta opera principalmente nell’ambito dell’assistenza medico sociale e degli interventi umanitari, svolgendo la propria con i suoi 13.500 membri, che operano insieme a 80.000 volontari, coadiuvati da oltre 42.000 tra medici, infermieri e ausiliari paramedici. Lo Smom ha rapporti diplomatici bilaterali con 108 Stati, e relazioni ufficiali con 6 altri Stati, anche a maggioranza non cattolica, come la Russia, o non cristiana, come ad esempio Cambogia, Egitto, Giordania, Marocco, Thailandia.