Don
Antonio Giuseppe Caiazzo, calabrese di Isola Capo Rizzuto, 60 anni il prossimo aprile, e finora parroco della comunità di San Paolo, a Crotone, è il
nuovo arcivescovo di Matera-Irsina. Contestualmente all’annuncio della Sala stampa della Santa Sede, ne hanno dato notizia l’arcivescovo di Crotone-Santa Severina,
Domenico Graziani, nella cattedrale del capoluogo dove è stato convocato il clero, e l’amministratore diocesano di Matera-Irsina, monsignor
Pierdomenico Di Candia, nella curia arcivescovile della città dei Sassi, alla presenza dei membri del collegio dei consultori.
Don Caiazzo succede all’arcivescovo
Salvatore Ligorio, dallo scorso gennaio alla guida della Chiesa di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. E’ sacerdote dal 1981 e dal 1985 parroco. Ha ottenuto il Dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo di Roma. Ha insegnato nell'Istituto diocesano di Scienze religiose di Crotone e, attualmente, è docente di Sacra Liturgia all’Istituto Teologico Calabro “San Pio X” di Catanzaro. Dal 2012 è vicario episcopale per il Clero e la vita consacrata.
«In questi giorni – ha scritto nel suo primo messaggio alla Chiesa di Matera-Irsina - ho continuamente pensato: io, parroco da 30 anni, nella periferia di Crotone, abituato a stare in mezzo alla gente, a celebrare in mezzo alle strade, ad annunciare il Vangelo nei punti più disperati del territorio, ad entrare nelle case, a condividere gioie e dolori, a lottare per i diritti della gente… sarò in grado, conoscendo anche i miei limiti, di portare avanti un compito così fondamentale? Poi, come se lo Spirito Santo mi rimproverasse, ho sentito dentro di me: non devi fare altro che continuare quanto hai sempre fatto».