Il Papa benedice la bara con il corpo del cardinale Amato, al termine delle esequie - Vatican Media
Il cardinale Angelo Amato «si distingueva per la grande preparazione teologica e la saldezza di dottrina», ma anche per qualità come «saggezza e dinamismo», oltre ad essere un uomo «ricco di fede e di umanità», aperto al dialogo e dotato di un’innata positività nei riguardi della vita e delle sue circostanze. È il ritratto che del porporato pugliese, nato a Molfetta nel 1938 e deceduto lo scorso 31 dicembre, ha tracciato il cardinale Giovanni Battista Re nell’omelia dei funerali, celebrati ieri all’Altare della Cattedra nella Basilica Vaticana. Al rito si è unito papa Francesco per presiedere il rito dell’Ultima Commendatio, l’ultima raccomandazione a Dio perché accolga l’anima del defunto nella Comunione dei santi, e della Valedictio, il commiato, ossia l’ultimo saluto prima della sepoltura.
Il cardinale decano ha ripercorso le principali tappe della vita del cardinale Amato, fino agli ultimi anni segnati dalla sofferenza, Re ha ricordato che Amato fu decano di Cristologia presso la Facoltà Teologica della Pontificia Università Salesiana, di cui diventerà vice rettore nel 1997 e che nel 1999 san Giovanni Paolo II gli affidò la “rifondazione” della Pontificia Accademia di Teologia, nominandolo segretario. Nominato da Benedetto XVI prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi nel luglio 2008, è lo stesso Ratzinger a crearlo cardinale nel 2010. La sua «genuina spiritualità» esercitata alla stregua di don Bosco suscitava «stima e simpatia» in chi lo conosceva, ha concluso il decano del collegio cardinalizio.
Anche i vescovi di Puglia si uniscono nel dolore della famiglia del cardinale Amato e della società San Francesco di Sales e assicurano la loro vicinanza nella preghiera affidando al Signore l'anima del compianto cardinale. In una nota a nome dei vescovi pugliesi, monsignor Giuseppe Satriano, presidente della Conferenza episcopale pugliese e arcivescovo di Bari-Bitonto, ha sottolineato: «Il cardinale Amato ha dedicato la sua vita al servizio del Vangelo e ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto, trovando in lui un punto di riferimento e un esempio di dedizione e di amore per la Chiesa».