È don Francesco Antonio Soddu, attualmente direttore della Caritas di Sassari, il nuovo direttore di Caritas Italiana. Succede a don Vittorio Nozza, che dalla diocesi di Bergamo era stato chiamato nel gennaio 2001 alla direzione della Caritas nazionale. Incarico che ha mantenuto dunque per undici anni. A nominare don Soddu è stato il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, riunito nei giorni scorsi a Roma e che oggi ha concluso i suoi lavori. Oltre che direttore della Caritas diocesana di Sassari, don Francesco Soddu, 52 anni, è anche referente del Grem, il Gruppo regionale Educazione Mondialità per Caritas Sardegna. I vescovi del Consiglio permanente lo hanno nominato anche membro del Comitato per gli interventi caritativi a favore dei paesi del terzo mondo. Nella stessa occasione, la Cei ha anche nominato il suo economo, don Rocco Pennacchio, revisore dei conti di Caritas Italiana. Originario di Chiaramonti, paese di circa 2mila abitanti in provincia di Sassari, Francesco Soddu frequenta il liceo classico Azuni di Sassari e poi gli anni di teologia presso il seminario regionale. Svolge il servizio di diaconato a Villasor, vicino Cagliari, e viene ordinato sacerdote nel 1985 nella cattedrale di Sassari. Di quella stessa chiesa (San Nicola - Santa Caterina) diventa parroco nel 1997: ad essergli affidata è la guida pastorale dei più antichi quartieri cittadini. I suoi parrocchiani sono, per lo più, persone semplici e umili, con una folta presenza di stranieri, in particolare africani, che abitano in affitto nelle abitazioni di un centro storico che col tempo viene sempre più abbandonato dai sassaresi. È un lavoro intenso di assistenza ai poveri che lo porta a diventare direttore della Caritas diocesana.È conosciuto come una persona sempre pronta a notare gli aspetti positivi di una situazione. Le cronache recenti raccontano un episodio di appena un mese fa, quando il 22 dicembre, a tre giorni dal Natale, alcuni malviventi saccheggiano il centro Caritas di Sassari portando via tutti i cesti natalizi che i volontari avevano preparato per i più bisognosi e tutti gli ingredienti con i quali si sarebbe dovuto allestire il pranzo di Natale (dalle dispense e dal frigorifero spariscono decine di chili di pasta, carne, pomodori, formaggi, panettoni e viadicendo). Nell'occasione, don Francesco Soddu aveva speso solo poche parole, assicurando che comunque i poveri avrebbero avuto il loro pranzo: "In qualche modo faremo, la Provvidenza ci aiuterà". E due giorni dopo, vedendo la mobilitazione dei cittadini di Sassari - tante donazioni di cibo in extremis di fronte alla notizia del furto - poteva commentare la risposta positiva al fatto negativo: "Contenti della gara di solidarietà che si sta sviluppando".