«La Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana esprime in maniera forte e pubblica al Santo Padre i più profondi sentimenti di affetto e filiale vicinanza, di solidarietà per i gravi atti di slealtà che vengono compiuti a danno della Chiesa e della Sua persona, di gratitudine per la sua incessante opera di riforma e purificazione della Chiesa stessa».
Con questa nota l'Ac si stringe al Papa nei giorni della violazione di documenti in Vaticano. «È questo un momento in cui ci sembra giusto che tutto il Popolo di Dio, laici, consacrati, ministri e pastori dicano ad alta voce, senza indugio, la loro fedeltà e fiducia nel magistero di Pietro.
Il Santo Padre vive in prima persona e indica a ciascuno di noi uno stile e un modo di agire che non possono che risultare sgraditi a chi pensa e opera con logiche di potere e con squallidi metodi di lotta, volti all’affermazione personale e alla ricerca di privilegi».«Francesco sta guidando l’intera Chiesa con sincero spirito di servizio e con lo stile sinodale che abbiamo imparato a conoscere, in un cammino di autentica conversione missionaria, di coraggiosa apertura agli uomini e alle donne di oggi, di forte rinnovamento pastorale nella fedeltà a Cristo e alla bellezza dell’umano. In questo cammino ha al suo fianco il Popolo di Dio: anche chi non lo comprende è tenuto a rifuggire da veleni, sotterfugi e cattiverie, che non fermeranno certo il percorso intrapreso.
La Chiesa delle persone semplici, dei poveri, delle famiglie, cammina "con serenità e determinazione" insieme a Francesco e non può che considerare grave, inaccettabile, qualsiasi atto che tenti di minare la sua unità per rallentarne il passo, che cerchi di gettare ombre anziché luce sullo straordinario sforzo che essa sta compiendo per farsi compagna di strada dell’umanità del terzo millennio».