martedì 14 agosto 2012
L'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, nell'omelia della Messa celebrata al santuario della Consolata per la festa dell'Assunta, ha ammonito che «se non si inverte l'attuale fase negativa, Torino corre il rischio di un declino che avrebbe conseguenze molto pesanti».
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"Se non si inverte l'attuale fase negativa, Torino corre il rischio di un declino che avrebbe conseguenti molto pesanti per tutta la popolazione nei prossimi anni". È il monito dell'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, all'omelia della Messa dell'Assunta celebrata oggi pomeriggio nel santuario della Consolata di Torino. L'arcivescovo ha rinnovato l'appello alle "istituzioni nazionali e locali, ma anche alle componenti produttive del territorio, alle proprietà ed azionisti delle imprese, al credito e ai mass-media, affinché - ha detto - ciascuno faccia la sua parte, assumendosi con il massimo impegno le proprie responsabilità". Per monsignor Nosiglia "è urgente promuovere vie di confronto e di collaborazione, così da superare anche i contrasti che si innestano nella stessa vita delle imprese e dei lavoratori, con tensioni e polemiche, che impediscono di valorizzare tutte le forze in campo, proprio in un momento in cui occorre serrare le fila, per attivare nuove sinergie, su obiettivo comuni".
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