«Approfittare di questa data per promuovere l'eutanasia sarà avvertito come una violenza». È netta la condanna formulata dall'arcivescovo di Lione, il cardinale Philppe Barbarin, sulla discutibile iniziativa dell'«Associazione per il diritto a morire con dignità» (Admd) che ha indetto per oggi, commemorazione dei defunti, una giornata di mobilitazione in tutta la Francia per legalizzare l'eutanasia. La denuncia di Barbarin è contenuta in una lunga intervista pubblicata ieri con risalto su «Le Figaro» col titolo «L'eutanasia non è mai una dolce morte» e si inserisce nel dibattito sulla proposta di introdurre forme di eutanasia mascherate sotto la definizione di «morte dignitosa». Una campagna che sfrutta casi umani e non si ferma davanti a ricorrenze religiose come quella odierna. «In questo giorno " dice il cardinale Barbarin " i francesi amano andare in famiglia nei cimiteri», cercano «raccoglimento e preghiera davanti alla tomba dei loro cari», «condividono i ricordi che abitano la loro memoria»: dunque, «se si rispetta questa atmosfera di silenzio non si può fare del 2 novembre una giornata nazionale a tema, e ancor meno un momento di lotta a forte connotazione ideologica». Per Barbarin l'Admd «gioca sulla parola "dignità"» mentre «la dignità della vita umana trascende tutte le circostanze e le condizioni dell'esistenza».