Abbreviare i tempi del divorzio? «Piuttosto, a me sembra che l’impegno dovrebbe essere di aiutare le persone a ricostruire l’unità». E le possibilità di far questo, ha proseguito il cardinale Ennio Antonelli, «ci sono», come dimostrano «alcune esperienze di gruppi di "ricostruzione familiare" attivi in Nord America». È la risposta che il presidente del pontificio Consiglio della Famiglia ha dato, ieri, a chi gli chiedeva un’opinione circa il ddl sul "divorzio breve" in discussione alla Camera, nel corso dell’ultima conferenza stampa convocata a Roma, presso la Sala Stampa vaticana, per presentare l’incontro l’Incontro mondiale delle Famiglie in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno prossimi. Un’occasione, soprattutto, per presentare ufficialmente, insieme al cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, l’“Enchiridion della famiglia” che, ha spiegato Antonelli, «raccoglie i più recenti insegnamenti della Sede Apostolica sui temi della famiglia e della vita umana. La documentazione raccolta riguarda gli ultimi anni del pontificato di Giovanni Paolo II e quelli del pontificato di Benedetto XVI dal 17 maggio 2005 al 31 dicembre 2011». Si tratta, secondo il porporato, di «un utile strumento di consultazione» che si muove tra teologia e antropologia della famiglia, educazione all’amore e preparazione al matrimonio, accompagnamento dei coniugi e spiritualità coniugale, matrimonio interreligioso, regolazione della fertilità, strumento rivolto «agli operatori della pastorale familiare, alle associazioni, ai movimenti pro-familia e pro-life, agli studiosi, ai docenti, ai politici».Riguardo poi specificamente all’appuntamento di Milano, Scola ha una volta di più messo in risalto come «il titolo del VII Incontro mondiale delle famiglie, collegando i tre aspetti fondamentali della vita quotidiana di ogni uomo - famiglia, lavoro, riposo (festa) - fa emergere con forza due tratti costitutivi, anche se spesso trascurati, dell’umana esperienza, a tutte le latitudini: l’unità della persona e il suo essere sempre in relazione». Per il porporato «la famiglia fondata sul matrimonio fedele tra un uomo ed una donna ed aperta alla vita, al di là di tutte le evoluzioni culturali che la caratterizzano, continua ad imporsi come la via maestra per la generazione e la crescita della persona». Infatti, ha aggiunto, attraverso il lavoro «sviluppiamo relazioni sociali articolate che, nell’attuale civiltà delle reti, investono il mondo intero». La vita, poi, «ci impone il suo passo, spesso affannoso, e domanda un ordine tra affetti e lavoro. In questo ci aiuta il riposo che ne scandisce il ritmo». Un’ultima annotazione, a confermare l’importanza del VII Incontro, Scola l’ha dedicata alla «impressionante» risonanza che essa «sta avendo nei mezzi di comunicazione non solo in Italia, ma in tutto il mondo». Tradotto in numeri, ciò vuol dire 1.023 giornalisti fino ad ora accreditati, di cui un terzo stranieri, 2200 articoli sulla stampa dal 1° gennaio 2012 a oggi, 633.639 visite al sito ufficiale
www.family2012.com, 14.148 Amici sulla pagina Facebook, 1.368 i twitter follower. Il porporato ha infine ricordato che sono 1.000.000 i fedeli attesi per la S. Messa con il Papa, 300.000 i partecipanti previsti alla Festa delle testimonianze, e 50.000 i visitatori previsti alla Fiera internazionale della famiglia.