mercoledì 21 novembre 2012
"Chiudere gli occhi ai fratelli che chiedono un po' di spazio o lavoro, un po' di accoglienza e di futuro nella reciprocità dell'amore, significa non fare la volontà del Padre e quindi non essere familiari di Cristo". La forte affermazione è il cuore dell'omelia pronunciata oggi dal cardinale Angelo Bagnasco nella messa celebrata nella basilica di San Pietro per i 25 anni dalla nascita della Fondazione della Cei, Migrantes. 
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Il testo integrale dell'Omelia​​
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"Chiudere gli occhi ai fratelli che chiedono un po' di spazio o lavoro, un po' di accoglienza e di futuro nella reciprocità dell'amore, significa non fare la volontà del Padre e quindi non essere familiari di Cristo". L​​a forte affermazione è il cuore dell'omelia pronunciata oggi dal cardinale Angelo Bagnasco nella messa celebrata nella basilica di San Pietro per i 25 anni dalla nascita della Fondazione della Cei, Migrantes. Il porporato ha anche offerto al "popolo della strada" "il saluto dei vescovi italiani, un saluto pieno di affetto e condivisione, che vorrebbe estendersi e farsi abbraccio paterno" perchè "riconosce nei migranti e nel popolo della strada "il volto pellegrinante della Chiesa". "Voi siete la Chiesa", ha detto Bagnasco in un passaggio ulteriore, e ha poi citato Benedetto XVI nel messaggio ai migranti per il 2013, in cui il Papa raccomanda che la Chiesa sia chiamata a "favorire l'autentica integrazione di una società dove tutti siano membri attivi e responsabili e ciascuno del benessere dell'altro, generosi nell'assicurare apporti originali, con pieno diritto di cittadinanza e partecipazione ai medesimi diritti e doveri".​
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