domenica 8 ottobre 2023
"Chiediamo il pronto rilascio degli ostaggi", afferma in una nota la Presidenza della Cei, che ricorda quanto auspicato da papa Francesco durante la preghiera dell'Angelus
Il Campidoglio illuminato con la bandiera di Israele e della pace

Il Campidoglio illuminato con la bandiera di Israele e della pace - ANSA

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"L'attacco contro Israele e la reazione che ne sta seguendo, con un'escalation inimmaginabile, destano dolore e grande preoccupazione. Esprimiamo vicinanza e solidarietà a tutti coloro che, ancora una volta, soffrono a causa della violenza e vivono nel terrore e nell'angoscia. Chiediamo il pronto rilascio degli ostaggi". Lo afferma in una nota la Presidenza della Cei, che ricorda quanto auspicato da papa Francesco durante la preghiera dell'Angelus: "Gli attacchi e le armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte e alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta!".

"Ci appelliamo alla comunità internazionale perché compia ogni sforzo per placare gli animi e avviare finalmente un percorso di stabilità per l'intera regione, nel rispetto dei diritti umani fondamentali - prosegue la Presidenza Cei -. Quella Terra che riconosciamo come Santa merita una pace giusta e duratura, per essere punto di riferimento di 'fede, speranza e amore'".

"Troppo sangue è già stato versato e troppo spesso di innocenti. Alle famiglie delle vittime e ai feriti giunga il nostro conforto - conclude -. In questo mese, dedicato alla preghiera del Rosario, invitiamo tutte le nostre comunità a pregare per la pace: 'Tacciano le armi e si convertano i cuori!'".

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