Il Campidoglio illuminato con la bandiera di Israele e della pace - ANSA
"L'attacco contro Israele e la reazione che ne sta seguendo, con un'escalation inimmaginabile, destano dolore e grande preoccupazione. Esprimiamo vicinanza e solidarietà a tutti coloro che, ancora una volta, soffrono a causa della violenza e vivono nel terrore e nell'angoscia. Chiediamo il pronto rilascio degli ostaggi". Lo afferma in una nota la Presidenza della Cei, che ricorda quanto auspicato da papa Francesco durante la preghiera dell'Angelus: "Gli attacchi e le armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte e alla sofferenza di tanti innocenti. La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta!".
"Ci appelliamo alla comunità internazionale perché compia ogni sforzo per placare gli animi e avviare finalmente un percorso di stabilità per l'intera regione, nel rispetto dei diritti umani fondamentali - prosegue la Presidenza Cei -. Quella Terra che riconosciamo come Santa merita una pace giusta e duratura, per essere punto di riferimento di 'fede, speranza e amore'".
"Troppo sangue è già stato versato e troppo spesso di innocenti. Alle famiglie delle vittime e ai feriti giunga il nostro conforto - conclude -. In questo mese, dedicato alla preghiera del Rosario, invitiamo tutte le nostre comunità a pregare per la pace: 'Tacciano le armi e si convertano i cuori!'".