«Riflettere sulla condizione della donna» e «rinnovare l’impegno, perché sempre e dovunque ogni donna possa vivere e manifestare in pienezza le proprie capacità ottenendo pieno rispetto per la sua dignità». E l’invito rivolto all’Angelus da Benedetto XVI, in occasione della giornata della donna (8 marzo). «In tal senso si sono espressi il Concilio Vaticano II e il magistero pontificio, in particolare la Lettera apostolica "Mulieris dignitatem"», ha detto il Papa, ricordando tuttavia come «più degli stessi documenti» valgano «le testimonianze dei Santi» e citando, a tal proposito, madre Teresa di Calcutta, «umile figlia dell’Albania, diventata, per la grazia di Dio, esempio a tutto il mondo nell’esercizio della carità e nel servizio alla promozione umana». «Quante altre donne lavorano ogni giorno, nel nascondimento, per il bene dell’umanità e per il Regno di Dio!», ha riconosciuto il Pontefice, assicurando la sua preghiera «per tutte le donne, perché siano sempre più rispettate nella loro dignità e valorizzate nelle loro positive potenzialità».
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: