Papa Benedetto XVI, ricevendo oggi in Vaticano i ragazzi dell'Azione Cattolica per il tradizionale scambio di auguri natalizi, li ha esortati a pregare perchè Dio «cambi il cuore dei costruttori di armi, faccia rinsavire i terroristi, converta il cuore di chi pensa sempre alla guerra e aiuti l'umanità a costruire un futuro migliore per i bambini di tutto il mondo». Il Papa ha anche chiesto ai giovanissimi di Ac di pregare per lui, «aiutandomi - ha detto - nel non facile compito che il Signore mi ha affidato».Per Benedetto XVI, la preghiera dei bambini può salvare il mondo. «Tanti - ha ricordato nel discorso all'Acr - dicono che i ragazzi sono capricciosi, che non si accontentano mai di niente, che consumano i giochi uno dopo l'altro senza esserne contenti. Voi invece a Gesù dite:mi basti sei il nostro amico più caro, che ci fa compagnia quando giochiamo e quando andiamo a scuola, quando stiamo in casa con i nostri genitori, i nonni, i fratellini e sorelline e quando andiamo fuori con gli amici». «Tu - ha continuato il Pontefice parlando ancora a nome dei ragazzi e in forma di preghiera - ci apri gli occhi per accorgerci dei nostri compagni tristi e dei tanti bambini del mondo che soffrono la fame, la malattia e la guerra. Ci basti Tu, Signore Gesù, Tu ci dai la gioia vera, quella che non finisce come i nostri giochi, ma scende nell'anima e ci rende buoni. Ci basti Tu soprattutto quando ti preghiamo, perchè Tu ascolti sempre le nostre preghiere, che facciamo perchè il mondo diventi più bello e più buono per tutti. Ci basti Tu, perchè ci perdoni quando combiniamo qualche guaio; ci basti Tu, perchè se ci perdiamo, ci vieni a cercare e ci prendi in braccio come hai fatto con la pecorella che si era smarrita. Ci basti Tu perchè hai una Mamma bellissima che, prima di morire in croce, hai voluto far diventare anche la nostra Mamma».«Un ragazzo dell'Acr è uno che, quando va da Gesù, ama portare con sè anche qualche amico, perché glielo vuol far conoscere; non pensa solo a sé, ma ha il cuore grande e attento agli altri», ha ricordato il Papa. «Voi - ha ricordato - avete tanti educatori che vi aiutano a vivere insieme, a pregare e a crescere nella conoscenza del Vangelo. L'Azione Cattolica ha come scopo vero quello di aiutarvi a diventare santi; per questo vi aiuta a incontrare Gesù, ad amare la sua Chiesa e a interessarvi dei problemi del mondo». «Non è forse vero - ha chiesto il Papa ai suoi giovani ospiti - che vi state impegnando per bambini e ragazzi più sfortunati di voi? Non è forse vero che con il 'mese della pace', potete far apprezzare la pace anche a tanti adulti, perchè sapete vivere in pace tra di voi? Sì, cari ragazzi, voi potete». «Sono sicuro anche - ha concluso - che voi pregherete per me, aiutandomi così nel non facile compito che il Signore mi ha affidato. Quanto a me, vi assicuro il mio affetto, la mia preghiera, mentre ora volentieri vi benedico assieme a tutte le persone che vi sono care».L'incontro si era aperto con un saluto rivolto al Papa dai ragazzi dell'Acr, che hanno anche cantatoper lui. «Come ogni anno, noi bambini e ragazzi dell'Acr stiamo vivendo l'esperienza unica e speciale di fare festa con Te - ha detto a nome degli altri Anna, veneziana di 13 anni - e ti vogliamo ringraziare per l'incredibile opportunità che da moltissimi anni ci viene donata. Grazie anche per il grande affetto che dimostri per ciascuno di noi e per la tenerezza con cui ogni anno ci accogli». «Siamo qui per farti gli auguri da parte di tutta l'Azione Cattolica - ha aggiunto - tutti i nostri soci hanno affidato a noi, bambini e ragazzi, questo compito straordinario ed importante. Accoglici come sempre perdonando la nostra emozione e l'allegra confusione che ti dice tutta la nostra gioia di essere qui davanti a Te. Padre santo, noi, bambini e ragazzi della 'Tua Acr ti abbracciamo e ti auguriamo con forza: Buon Natale, Benedetto»