Cristina, mamma di due ragazzi: li affido alla sua protezione. Giovanna e Curzio: un bell’esempio di santità. Agnese e Giovanni: una figura che ci ha molto affascinato. Martedì 12 sarà la memoria liturgica - Siciliani
«Sono venuta a pregare sulla tomba del beato Carlo Acutis per affidare alla sua intercessione la guarigione di un ragazzo del mio paese che ha avuto un incidente e si trova in coma farmacologico». A raccontarlo è Cristina di San Bonifacio, in provincia di Verona, giunta ad Assisi insieme ai suoi figli di 19 e 16 anni e al loro amico Gianluca di Padova, per pregare sulla tomba del giovane beatificato giusto un anno fa. Cristina ha conosciuto la figura del giovane milanese - innamorato dell’Eucaristia morto nel 2006 quando aveva appena 15 anni - durante uno dei suoi ricorrenti pellegrinaggi ad Assisi. Cristina è una delle centinaia di pellegrine che, soprattutto in questi giorni, stanno affollando Assisi e in particolare la chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione dove Acutis è sepolto.
«Per una mamma, come me – spiega ancora Cristina – sapere che c’è una figura così giovane di santità che ha l’età dei tuoi figli, che spesso si allontanano dalla Chiesa, è davvero significativo ed è stato anche il motivo per venire in questo luogo ed affidare principalmente loro alla sua protezione. Ero qui anche lo scorso anno una settimana prima della beatificazione ed ho potuto pregare sulla tomba del giovane che allora era aperta. Confido nella tenerezza di Carlo e nella misericordia di Dio». Anche Giovanna e Curzio di Livorno ritengono che il giovane beato - appassionato ed esperto di informatica, che non mancava all’appuntamento quotidiano con la Messa e la recita del Rosario - «sia un esempio bellissimo di santità, vicino ai giovani, capace di dare una forte testimonianza. Eravamo a Foligno – precisano –, ma siamo venuti ad Assisi espressamente per pregare sulla sua tomba. Conosciamo bene la storia di questo ragazzo straordinario e la mostra sui "Miracoli eucaristici" da lui ideata e conosciuta in tutto il mondo».
Il via vai dei fedeli è continuo e toccherà l’apice martedì 12 ottobre, giorno della memoria liturgica del beato Carlo Acutis. Agnese e Giovanni di Molfetta in provincia di Bari hanno conosciuto la figura del giovane sempre attento nei confronti del prossimo soprattutto verso gli ultimi, seguendo alcune trasmissioni televisive e ascoltando le testimonianze della sua mamma, Antonia Salzano. «Questo ragazzo che amava così tanto Gesù Eucaristia ci ha molto affascinato. La frase che egli ripeteva spesso e che ci è rimasta molto impressa è: "L’Eucarestia è la mia strada per il cielo"».
In questi giorni sono tante le celebrazioni e i momenti di preghiera celebrati nella chiesa di Santa Maria Maggiore-Santuario della Spogliazione che i fedeli e i tantissimi pellegrini che giungono ad Assisi stanno vivendo in occasione dell’anniversario della beatificazione. Sabato pomeriggio c’è stato il pellegrinaggio dei giovani, con la recita del Rosario e la Messa presieduta dal custode della Porziuncola, fra Massimo Travascio. In serata c’è stata l’Adorazione eucaristica. Due le Messe previste oggi: alle 11 e alle 18, presieduta dal custode del Sacro Convento fra Marco Moroni. Domenica, oltre alla Messa al mattino, alle 17,30 ci sarà il Rosario e alle 18 la Messa presieduta dal vicario generale don Jean Claude Kossi Anani Djidonou Hazoumé. In serata alle 20,30 si terrà la veglia di preghiera dei giovani nella Cattedrale di San Rufino.
Il 12 ottobre alle 11 la Messa sarà presieduta dal vicario provinciale della Provincia dei Frati minori, fra Marco Gaballo, mentre a presiedere quella delle 18 (dopo la recita del Rosario alle 17.30), sarà l’arcivescovo Domenico Sorrentino.