Arrivano dal carcere, e da chi al carcere lega una parte della sua esistenza, le meditazioni della Via Crucis del Papa per il prossimo Venerdì Santo. Una Via Crucis che, a differenza delle precedenti, non si terrà al Colosseo bensì in una Piazza San Pietro che Francesco percorrerà da solo. I testi delle meditazioni, pubblicate in volume dalla Libreria Editrice Vaticana, si possono scaricare gratuitamente dal sito www.vaticannews.va/it/lev.html
Le meditazioni sono state curate dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova e sono state raccolte dal cappellano don Marco Pozza e dalla volontaria Tatiana Mario. Quattordici persone hanno accettato l’invito di Francesco e meditato sulla Passione di Cristo resa attuale nelle loro esistenze. Tra loro figurano: cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario.
«Accompagnare Cristo sulla Via della Croce, con la voce rauca della gente che abita il mondo delle carceri – si legge nell’Introduzione – è l’occasione per assistere al prodigioso duello tra la Vita e la Morte, scoprendo come i fili del bene si intreccino inevitabilmente con i fili del male».
I testi presenti sono un invito alla riflessione di noi tutti alla vita e alla disperazione che scorre nelle carceri, un mondo molto caro a Francesco.