lunedì 14 settembre 2015
​Il "regalo" di Francesco, quasi un anticipo di Giubileo: domenica il gruppo ha visitato i Musei Vaticano e ha ascoltato l'Angelus sotto le volte affrescate da Michelangelo.
COMMENTA E CONDIVIDI
​Giornata speciale quella trascorsa domenica in Vaticano da un gruppo di 50 detenuti di Rebibbia che hanno visitato in via eccezionale i Giardini Vaticani e la Basilica di San Pietro. Per loro si sono aperte anche le porte dei Musei Vaticani: hanno potuto anche seguire l'Angelus del Papa dall'interno della Cappella Sistina.La visita, di cui riferisce la Radio Vaticana, è stata quasi un anticipo delle iniziative che saranno previste per i carcerati durante l'Anno giubilare. Una cinquantina di detenuti della sezione penale della Casa di Reclusione di Rebibbia, accompagnati dal direttore Stefano Ricca, hanno visitato stamane Giardini Vaticani, la Basilica e alle 12 si sono ritrovati nella Cappella Sistina, sotto la volta affrescata da Michelangelo, per ascoltare l'Angelus di papa Francesco.Nel programma della giornata anche una tappa ai Musei Vaticani, con una guida d'eccezione, il direttore ed ex ministro dei Beni culturali Antonio Paolucci.  "Sono quelle emozioni che resteranno nel nostro cuore e nella nostra mente per lungo tempo - commenta alla Radio Vaticana il direttore di Rebibbia, Stefano Ricca -. Per i detenuti, chiaramente, questo assume un valore particolare: invece di trascorrere un'ennesima mattinata all'interno dell'istituto penitenziario, poter partecipare a una visita in esclusiva, che ci è stata offerta questa domenica, una giornata che normalmente vede i Musei chiusi, ha commosso i detenuti, che sono partecipi dell'eccezionalità dell'evento".Uno dei detenuti che hanno preso parte a questa giornata speciale, Carmine, racconta: "Siamo stati accolti in una maniera bellissima: qualcosa che è difficile per un detenuto, nella società; veniamo sempre guardati con un occhio particolare. Invece oggi siamo stati trattati alla pari di una personalità importante. Questa è stata un'emozione per tutti noi. Ne stavamo parlando: qualcosa di indescrivibile!".Dopo aver aperto le porte dei Musei e della Cappella Sistina ai senzatetto lo scorso 26 marzo, ora papa Francesco ha ripetuto il gesto anche per i detenuti. Il Pontefice era stato in visita nel carcere di Rebibbia lo scorso 2 aprile, celebrando la messa del Giovedì Santo e compiendo il rito della lavanda dei piedi a 12 detenuti, per metà stranieri.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: