venerdì 29 gennaio 2010
Bisogna fare di tutto per «conservare, assicurare e accrescere i posti di lavoro». Lo ha chiesto monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei, nella conferenza stampa conclusiva del Consiglio Episcopale Permanente. E sugli immigrati: «Delinquono come gli italiani».
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Bisogna fare di tutto per "conservare, assicurare e accrescere i posti di lavoro". Lo chiede mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, nella conferenza stampa conclusiva del Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale. "Conosciamo - ha scandito il vescovo - il dramma delle famiglie che avevano un lavoro e ora si trovano per strada. Dobbiamo raccogliere questo grido, non possiamo rimanere insensibili". "Non posso intervenire su questioni specifiche", ha però aggiunto Crociata ribadendo: "Credo che sia, molto semplicemente, auspicabile che si continui a cercare il modo di assicurare ancora il lavoro". Immigrazione. In tema di immigrazione, rispondendo a una domanda sui giornalisti in merito alle affermazioni del premier Berlusconi riguardanti la partecipazione degli immigrati alle attività delle organizzazioni criminali, Crociata ha fatto notare come le statistiche dimostrino che le percentuali di criminalità di italiani e stranieri sono analoghe, se non identiche. Politica. Quanto ai politici che sono chiamati ad amministrare la cosa pubblica Crociata ha sottolineato: "Ricerca del bene comune", ma anche necessità di "non contrapporre questi a valori come il rispetto della vita umana o la famiglia fondata sul matrimonio". Per quanto riguarda, in particolare, la prossima scadenza delle Regionali il segretario della Cei ha rivolto un appello "alla responsabilità e a vivere questo importante momento con grande coscienza civica e di credenti con un senso di responsabilità e partecipazione. L'indicazione - ha poi detto - è quella di votare per coloro che guardano alle esigenze generali più importanti sia per la vita del Paese che per le Regioni".Giustizia. Crociata ha anche rivolto un appello a trovare soluzioni all'interno degli equilibri istituzionali e costituzionali sul problema giustizia. "Senza esprimere giudizi di merito - ha detto Crociata - darei in questo caso quell'indicazione relativa a superare conflitti e tensioni già contenuta nella relazione del cardinale Bagnasco, per trovare una soluzione all'interno degli equilibri istituzionali seguendo la ricerca del bene comune da parte di tutti".
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