martedì 28 aprile 2020
Nato in Spagna, figlio di Don Bosco da quasi 64 anni, era stato ausiliare di Boston, nominato da Giovanni Paolo II. Una vita da missionario negli Usa accanto a giovani e ispanici.
Il salesiano Emilio Simeon Allué, vescovo ausiliare emerito di Boston, ucciso da Covid-19

Il salesiano Emilio Simeon Allué, vescovo ausiliare emerito di Boston, ucciso da Covid-19

COMMENTA E CONDIVIDI

Il suo motto episcopale “Da mihi animas” esprimeva chiaramente il carattere salesiano. E così ha vissuto fino alla morte, giunta il 26 aprile a 85 anni per Covid-19, Emilio Simeon Allué, vescovo ausiliare emerito di Boston e vescovo titolare di Croe, come racconta l’agenzia di informazione Ans. Era un salesiano da quasi 64 anni, sacerdote da più di 53 e vescovo da quasi 24, il primo, e finora l’unico, pastore salesiano negli Stati Uniti.

Una storia che parte dalla Spagna, Paese d’origine, e che lo vide ancora ventenne inviato come missionario negli Stati Uniti, di cui divenne cittadino a tutti gli effetti nel 1974. Laureato in Filosofia, a New York insegnò teologia e spagnolo negli istituti della congregazione, ma fu anche economo e direttore. A livello pastorale fu negli anni vice-parroco nella parrocchia Maria Ausiliatrice, amministratore della vicina parrocchia Sant’Anna, poi parroco di Nostra Signora del Carmelo nel New Brunswick, e anche direttore della Pastorale per la popolazione ispanica della diocesi di Metuchen. Nel periodo da direttore del santuario di Haverstraw, oltre a trasmettere la sua devozione mariana, promosse la devozione alla Divina Misericordia. Nel 1996 venne nominato vescovo ausiliare di Boston da Giovanni Paolo II e gli vennero affidate responsabilità pastorali per la Regione Ovest, la Regione Merrimack e la pastorale degli ispanici. Dopo le dimissioni al compimento dei 75 anni, continuò a collaborare alla pastorale della diocesi.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI