Una immagine del 2011 dell'allora vescovo di Carpi Elio Tinti - Siciliani
Si è spento oggi, nelle prime ore del mattino, il vescovo emerito di Carpi Elio Tinti. Aveva da poco compiuto 88 anni.
Nato a Bologna il 14 agosto 1936, monsignor Tinti era stato ordinato presbitero il 25 luglio 1960 nella Basilica di san Petronio dal cardinale Giacomo Lercaro. Durante i primi anni di sacerdozio fu cappellano a Castel San Pietro Terme e a Lizzano in Belvedere, per poi svolgere la funzione di vicario sostituto a Pianaccio e Monteacuto delle Alpi.
Parallelamente alle esperienze pastorali, don Tinti proseguì gli studi, laureandosi in diritto canonico nel 1962 e conseguendo il dottorato presso la Pontificia Università Lateranense nel 1965. Dopo aver svolto diverse funzioni nella curia di Bologna ed essere stato assistente diocesano dell’Azione Cattolica per gran parte degli anni Settanta, nel 1976 fu nominato parroco di San Cristoforo a Bologna. Lì rimase fino al 1984, quando fu chiamato a dirigere il Pontificio Seminario Regionale Maggiore “Benedetto XV”, anch’esso a Bologna.
Il 17 giugno 2000 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Carpi, dove succedette a monsignor Bassano Staffieri. Consacrato vescovo il 26 agosto 2000 dal cardinale di Bologna Giacomo Biffi, monsignor Tinti rimase pastore della diocesi carpigiana fino al 14 novembre 2011, quando Benedetto XVI accolse la sua rinuncia, presentata per sopraggiunti limiti di età. Come vescovo di Carpi gli succedette Francesco Cavina, predecessore dell’attuale vescovo, l’arcivescovo Erio Castellucci. Da vescovo emerito, monsignor Tinti si traferì nella Casa del clero “Ospizio San VIncenzo de’ Paoli”, dove è morto all’età di 88 anni.