lunedì 13 novembre 2023
Francesco torna a invocare la pace, non solo in Medio Oriente, ma anche in Sudan, e chiede di non dimenticare «la martoriata Ucraina»
Il Papa: «Basta fratelli, fermate le armi!»

Vatican Media

COMMENTA E CONDIVIDI

Nei pensieri del Santo Padre c’è ancora una volta l'urgenza della pace e nelle parole che hanno seguito l'Angelus di ieri Francesco è tornato a invocare con forza la fine di ogni conflitto. In Sudan prima di tutto, dove la guerra civile sta causando «una gravissima crisi umanitaria». E poi in Medio Oriente: «Basta fratelli, fermate le armi», è stato il grido del Papa, che ha chiesto di «soccorrere i feriti a Gaza», di far «arrivare gli aiuti umanitari» e di «liberare gli ostaggi»: «Le armi - ha incalzato - non porteranno mai la pace». Il Pontefice ha poi assicurato la sua preghiera, dicendosi «vicino a chi soffre in questo momento buio» e chiedendo che «il conflitto non si allarghi», perché «ogni essere umano è sacro, di qualsiasi religione, prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace. Non perdiamo la speranza che il senso di umanità prevalga sulla durezza del cuore».
La guerra, però, prosegue anche alle porte d’Europa e Papa Bergoglio, salutando i fedeli ucraini in Piazza San Pietro, ha chiesto di non dimenticare «il loro martoriato Paese», per il quale continua a pregare nella speranza di una soluzione immediata del conflitto.

La riflessione sul Vangelo domenicale (la parabola delle dieci vergini), è stata invece un invito a prepararsi all'incontro con Cristo, come le cinque giovani sagge che, incontrando il loro sposo, hanno cura di portare con sé non solo le lampade, ma anche l'olio: «Qual è la sua caratteristica? Che non si vede - ha sottolineato il Papa -. Sta dentro le lampade, non è appariscente, ma senza di esso le lampade non danno luce». Allo stesso modo, «Gesù dice che la saggezza della vita sta altrove: nel curare quello che non si vede, ma è più importante, curare il cuore», anche se tante volte, come cristiani, siamo «molto attenti alle apparenze» e a curare bene «la nostra immagine». «Il Vangelo ci dà il consiglio giusto per non trascurare l'olio della vita interiore, "l'olio dell'anima" - ha spiegato ulteriormente -: ci dice che è importante prepararlo». Questo perché «la vita interiore non si improvvisa, non è questione di un attimo, di una volta ogni tanto, di una volta per tutte; la vita interiore va preparata dedicando un po' di tempo ogni giorno, con costanza, come si fa per ogni cosa importante».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: