Domenica a Erbil, tra i cristiani espulsi a forza dall'Is dall'antica città di Qaraqosh, la Domenica delle palme è stata una festa partecipata eppure nostalgica: il pensiero andava agli anni precedenti, quando nessuno, tra i 50mila siro-cattolici di Qaraqosh, poteva mancare alla processione che dava il via alla Settimana santa. Per questo padre Jalal Yako nella Domenica degli ulivi ha voluto con tutte le sue forze passare fra i cunicoli stretti dai container di Ashti camp, a Erbil: la tenacia della fede, di chi anche lì, lontano da casa, trova la forza di ricominciare. Sono 233 container che ospitano 265 famiglie: nemmeno uno a testa per circa 15 metri quadrati a nucleo.
Durante la processione i fedeli agitano l’ulivo pensando al futuro: torneremo, ma solo se ci sarà una protezione internazionale. Pace, sperando che un giorno ci possa essere giustizia.
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