Lo Ior (Istituto per le Opere di Religione) ha pubblicato i risultati di bilancio 2013 annunciando l'inizio della Fase II della riforma dell'Istituto. Di seguito il comunicato dello Ior. (
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Lo Ior ha fornito un quadro dettagliato e aggiornato dei risultati conseguiti nella Fase I di riforma dell’Istituto. La Fase II, ovvero l'integrazione dell'Istituto nel nuovo contesto economico-amministrativo del Vaticano, sarà affidata a un nuovo Consiglio e a un nuovo staff dirigenziale di nuova nomina, che opereranno in una struttura di governance rinnovata. Sui risultati del 2013 gravano i costi resisi necessari al completamento della Fase I e quelli connessi agli investimenti ereditati dalle gestioni precedenti.
“Come prefissato nel maggio 2013, ci siamo concentrati sull'obiettivo di conformare lo Ior alla regolamentazione finanziaria e di renderlo più sicuro e trasparente, affinché il Santo Padre potesse avere più opzioni al momento di decidere sul futuro dell'Istituto. Con quest'opera abbiamo posto le fondamenta per consentire a una nuova équipe dirigenziale di fare dello IOR un fornitore di servizi davvero eccezionale nel mondo della finanza cattolica”, afferma
Ernst von Freyberg, Presidente del Consiglio di Sovrintendenza. “Nonostante l’impegno profuso nel miglioramento della gestione interna, lo IOR ha conseguito una performance encomiabile per i suoi clienti, primo fra tutti la Santa Sede. Nella prima metà del 2014 abbiamo conseguito un risultato molto positivo, che conferma gli sforzi compiuti da tutti coloro che lavorano allo IOR.”
I risultati del 2013 riflettono gli sforzi per le riforme e l’effetto degli investimenti ereditati
Il bilancio è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) e sottoposto a revisione da Deloitte & Touche S.p.A. La divulgazione dei dati revisionati del bilancio 2013 segue al primo Rendiconto Annuale diffuso dall'Istituto e pubblicato lo scorso 1° ottobre 2013. Tale iniziativa rientra in un ampio progetto avviato nel 2013 e volto a illustrare la missione, le attività e la performance finanziaria dello IOR, fornendo un resoconto periodico dei progressi compiuti in fatto di riforme. Il Rendiconto Annuale del 2013, accompagnato dalla relazione di revisione, sarà pubblicato il 15 luglio 2014 sul sito web dello IOR (
www.ior.va). Nel 2013 l'Istituto ha conseguito un Utile Netto di EUR 2,9 milioni (2012: EUR 86,6 milioni). Esso è stato significativamente influenzato da oneri di natura straordinaria, da rilevanti rettifiche sul valore dei fondi di investimento gestiti da terzi negoziati nel 2012 e inizio 2013, e dalla forte diminuzione del valore dell'oro.
Terminata la Fase I del processo di riforma dello IOR
La Fase I del processo di riforma, iniziata nell'aprile/maggio 2013, si è fondata su tre pilastri, ovvero la compliance, il focus sui clienti della Chiesa e la trasparenza.
Dal maggio 2013 al giugno 2014, lo IOR ha profuso il suo impegno in un vaglio sistematico di tutti i documenti della clientela al fine di individuare i casi in cui fossero mancanti o lacunose le informazioni necessarie al completamento dei dati identificativi, secondo i nuovi template introdotti dallo IOR nel secondo trimestre 2013. Tale compito è arrivato a conclusione; ora si sta procedendo al completamento della raccolta delle informazioni richieste. Ad oggi lo IOR ha bloccato i conti di 1.329 clienti individuali e di 762 clienti istituzionali in attesa che vengano forniti tutti i dati richiesti.
A seguito del processo di verifica e a far data dal 30 giugno 2014, lo IOR ha chiuso i rapporti con circa 3.000 clienti. Si tratta di circa 2.600 clienti con conti da tempo non operativi e sui quali sono stati riscontrati saldi di minima entità (“conti dormienti”). Inoltre, sono cessati rapporti con 396 clienti a seguito della decisione del Consiglio di Sovrintendenza del 4 luglio 2013 di restringere le categorie di clienti dell'Istituto. Per effetto della stessa, lo IOR ammette ad operare ora solo istituzioni cattoliche, ecclesiastici, dipendenti o ex dipendenti del Vaticano titolari di conti per stipendi e pensioni, nonché ambasciate e diplomatici accreditati presso la Santa Sede. La decisione del Consiglio di Sovrintendenza di definire più precisamente le categorie di clienti dell'Istituto è stata adottata nella prospettiva di accelerare il processo di riforma.
Nel 2013 e nella prima metà del 2014, la cessazione dei rapporti con questi 396 clienti ha determinato un deflusso di fondi per un totale di EUR 44 milioni circa, di cui EUR 37,1mio sono stati trasferiti a mezzo bonifico a istituzioni finanziarie con sede in giurisdizioni che garantiscono la tracciabilità dei fondi in forza di un quadro normativo equiparabile (l'88% è stato destinato a istituzioni italiane), EUR 5,7 milioni circa sono stati trasferiti a titolo di donazione attraverso circuiti interni all'Istituto. L'ammontare residuo, pari a EUR 1,2 milioni, è stato liquidato in contanti secondo le policy interne.
Ulteriori 359 rapporti che non rispondono ai criteri stabiliti nel luglio 2013 dal Consiglio di Sovrintendenza, per un saldo complessivo di EUR 183mio circa a fine 2013, sono stati segnalati come rapporti in eventuale chiusura e sono attualmente sottoposti a relativa procedura.
Al 31 dicembre 2013, lo IOR serviva 17.419 clienti (2012: circa 18.900), di cui 5.043 istituzioni cattoliche, cui fa capo più dell'80% degli asset under management, e 12.376 individui, che rappresentano meno del 20%. Il calo dei clienti registrato corrisponde a una contrazione del totale dei relativi attivi, pari al 5,9%. Al 30 giugno 2014 lo IOR serviva 15.495 clienti e segnava un totale di EUR 6 miliardi di attivi di clienti.
Investimenti ereditati e adeguamento al nuovo contesto regolamentare
A seguito dalla review effettuata a partire dal maggio 2013, il management dello IOR ha individuato una serie di investimenti, ereditati dalle precedenti gestioni, che hanno reso necessaria una svalutazione prudenziale e straordinaria nell'esercizio 2013. Inoltre, una serie di special investigation condotte dal nuovo management ha accresciuto il livello di trasparenza e ha consentito all'Istituto di indirizzare i rischi di compliance individuati riferendo i risultati alle autorità vaticane competenti.
“All'inizio del mio mandato ho ribadito più volte che avrei perseguito con “tolleranza zero” ogni attività sospetta. Abbiamo attuato le nostre riforme in questo spirito e non solo abbiamo migliorato notevolmente le procedure per rendere l'Istituto più sicuro e trasparente, ma abbiamo anche messo il suo “Proprietario” in condizione di agire sulla base di fatti”, afferma Ernst von Freyberg. “È giusto dire che, negli ultimi mesi, questo processo doloroso ma assolutamente necessario ha posto le basi per un nuovo futuro dello IOR quale gestore di servizi finanziari completamente ed esclusivamente dedito a servire la missione della Chiesa Cattolica.”
Nel 2013 sono stati introdotti nello Stato della Città del Vaticano/nella Santa Sede importanti cambiamenti in materia di regolamentazione che hanno interessato lo IOR. In particolare, la Legge XVIII dello Stato della Città del Vaticano in materia di trasparenza, vigilanza e informazione finanziaria, emanata l'8 ottobre 2013, sta introducendo nuove disposizioni alle quali lo IOR è tenuto ad adeguarsi. In linea con il suo programma di compliance tuttora in corso, (vedi comunicato stampa IOR del 22 gennaio 2014) e anticipando il Regolamento dell'AIF per l'applicazione della nuova legge, lo IOR ha attuato un'ampia gamma di procedure supplementari ed ha rafforzato i processi già esistenti. In seguito alla prima ispezione ordinaria in loco svoltasi nella prima metà del 2014, l'Autorità di Informazione Finanziaria (AIF) sta ora sviluppando un action plan per l'implementazione di ulteriori evoluzioni e adeguamenti.
Gli sforzi e i sostanziali miglioramenti in termini di compliance sono stati confermati da MONEYVAL, il Comitato di Esperti per la Valutazione delle Misure di Lotta contro il Riciclaggio di Denaro e il Finanziamento del Terrorismo del Consiglio d'Europa (nell’ambito del report di valutazione della Santa Sede pubblicato nel dicembre 2013.
“Desidero ringraziare Ernst von Freyberg e l'intero Consiglio, Ronaldo Schmitz, Carl Anderson, Antonio Maria Marrocco, Manuel Soto Serrano nonché il Direttore Generale Rolando Marranci e il suo staff per la grande dedizione rivolta all'obiettivo di fornire servizi finanziari sicuri e professionali alla Chiesa e di realizzare i miglioramenti necessari alla prosecuzione di tale servizio”, ha dichiarato
S.E. Card. George Pell, Prefetto per l'Economia. “Con la conclusione della Fase I del processo di riforma, siamo ora in grado di avviare l’Institito verso la seconda fase di riforme sotto una nuova direzione.”
Fase II: futuro dello IOR
A seguito della conferma della missione dello IOR espressa dal Santo Padre il 7 aprile 2014 e sotto la guida della Segreteria per l'Economia e del suo Consiglio, è stato sviluppato un piano che traccia il futuro dell'Istituto. La Segreteria per l'Economia e la Commissione Cardinalizia di Vigilanza dello IOR hanno stabilito congiuntamente e all'unanimità che il piano in questione dovrà essere attuato da un Consiglio e uno staff dirigenziale di nuova nomina sotto una governance rinnovata.
“Questo è un periodo di grandi mutamenti per la Santa Sede, non solo per lo IOR. Con il sostegno del Santo Padre e del Consiglio dei Cardinali, stiamo creando strutture più semplici ed efficienti per coloro che servono la missione della Chiesa Cattolica”, afferma il Cardinale-Prefetto George Pell. “Dopo il duro lavoro effettuato dal management sinora in carica, siamo ora in grado di garantire la continuità della preziosa assistenza offerta dall'Istituto e di condurre lo IOR verso un secondo ciclo di riforme sotto la guida di una nuova dirigenza.”
La Segreteria per l'Economia terrà una conferenza stampa mercoledì 9 luglio 2014 nella Sala Stampa Vaticana per presentare il nuovo Consiglio dello IOR e per fornire aggiornamenti sugli elementi chiave della Fase II della riforma operativa dell'Istituto. Istituto per le Opere di Religione.