La Commissione Europea ha offerto agli Stati membri dell'Ue di acquistare 200 milioni di dosi aggiuntive del vaccino Covid-19 prodotto da BioNTech e Pfizer, con la possibilità di acquisire ulteriori 100 milioni di dosi. Ciò consentirebbe all'Ue di acquistare fino a 600 milioni di dosi di questo vaccino, che è già in uso in tutta l'Unione.
Lo si legge in una nota della Commissione europea. Le dosi aggiuntive verranno consegnate a partire dal secondo trimestre del 2021.
"L'Ue ha raggiunto l'accordo con BioNTech per avere altre 300 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 per arrivare così a un ordine totale di 600 milioni di dosi" ha precisato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in una conferenza stampa.
Delle 300 milioni di altre dosi ordinate dall’Ue con un nuovo contratto con BioNTech-Pfizer, "75 milioni di dosi saranno consegnate nel secondo trimestre del 2021. Il nostro obiettivo è far vaccinare il massimo numero di europei nel tempo più breve possibile". In merito ai vaccini "non ci saranno negoziati paralleli o contratti paralleli, stiamo negoziando assieme e assieme porteremo avanti il processo di vaccinazione. Abbiamo un accordo vincolante".
“Sulla strategia delle vaccinazioni contro il Covid-19 ci siamo accordati da subito con gli Stati membri e, sulla base delle raccomandazioni degli esperti e di quelle dell'Oms, abbiamo deciso le categorie prioritarie da vaccinare". E ancora von der Leyen: “Una strategia di vaccinazione vuol dire che bisogna fissare priorità e, come indicato dall'Organizzazione mondiale della sanità, noi abbiamo raccomandato di vaccinare prima le persone di età superiore ai 65 anni".
L'Ue ha acquisito un ampio portafoglio di vaccini, basato su diverse tecnologie. Ha ottenuto fino a 2,3 miliardi di dosi dei vaccini più promettenti in fase di sviluppo per l'Europa e i Paesi vicini.
Oltre al vaccino BioNTech-Pfizer, un secondo vaccino, prodotto da Moderna, è stato autorizzato il 6 gennaio 2021. Altri vaccini dovrebbero essere approvati presto. Questo portafoglio di vaccini consentirà all'Ue non solo di coprire i bisogni dell'intera popolazione, ma anche di fornire vaccini ai Paesi vicini.
Il vaccino anti Covid messo a punto da Pfizer e Biontech sembra restare efficace anche contro 16 diverse mutazioni del virus. compresa una presente sia nella cosiddetta "variante inglese" del virus che in quella sudafricana.
Queste primissime informazioni vanno prese con cautela poiché si riferiscono a uno studio ancora non pubblicato della stessa azienda statunitense e della University of Texas Medical Branch.
Nello studio è stato usato il sangue prelevato da alcune persone che si erano già sottoposte alla vaccinazione, i cui anticorpi sono stati testati contro le mutazioni. Fra quelle esaminate c'è anche una, sulla proteina spike del virus, chiamata N501Y, contenuta sia nel virus inglese che in quello sudafricano, che dall'analisi non sembra influenzare l'efficacia del vaccino.
"È incoraggiante il fatto che il vaccino sembra restare efficace contro questa mutazione, così come contro altre 15 già testate in precedenza - afferma Phil Dormitzer, uno dei ricercatori Pfizer -. Quindi ora ne abbiamo analizzate 16, e nessuna ha un impatto significativo, ma questo non vuol dire che la diciassettesima non ce l'abbia". A preoccupare, aggiunge l'esperto, è un'altra mutazione del virus sudafricano, la E484K, che potrebbe modificarne la trasmissibilità e che è attualmente allo studio.