mercoledì 29 febbraio 2012
​Anche gli ultimi manifestanti rimasti seduti sulla carreggiata dell'autostrada Torino-Bardonecchia, in segno di protesta, sono stati sgomberati dalle forze dell'ordine, in molti casi portati via a braccia dagli agenti. Un gruppo di attivista ha occupato la stazione ferroviaria di Ivrea. I sindaci chiedono al prefetto di interrompere i lavori. Aggredita una troupe televisiva. Nella notte a fuoco tre automobili. Stabili le condizioni di Luca Abbà, folgorato e caduto dal traliccio.
Nel cantiere di Clarea tra silenzio e paura di Paolo Viana
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Anche gli ultimi manifestanti No Tav rimasti seduti sulla carreggiata dell'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, in segno di protesta, sono stati sgomberati dalle Forze dell'ordine, in molti casi portati via a braccia dagli agenti. Le operazioni per rimuovere i blocchi stradali creati da due giorni dai manifestanti all'altezza di Chianocco stanno procedendo ormai da circa due ore: altre colonne di fumo si levano dalle barricate date alle fiamme sulla carreggiata mentre le forze di Polizia stanno procedendo a identificare gli irriducibili che erano rimasti a presidiare l'autostrada. Sono in corso le operazioni per rimuovere i detriti e ripulire la carreggiata.Un gruppo composto da una ventina di manifestanti del Movimento No Tav - secondo quanto si apprende dalla Polizia ferroviaria - ha occupato la stazione ferroviaria di Ivrea (Torino). Gli attivisti si sono fermati sulle banchine, senza invadere i binari. La circolazione ferroviaria è interrotta sulla linea Torino-Aosta a causa di un guasto proprio nei pressi della stazione di Ivrea. Due treni, uno diretto a Torino e l'altro diretto ad Aosta, sono fermi all'interno della stazione. IDRANTI E RUSPE PER LIBERARE L'A32È in corso un nuovo tentativo di sgombero del blocco No Tav sull'autostrada A32 da parte delle forze dell'ordine, anche con idranti e fumogeni. Ingenti gli uomini e i mezzi mobilitati. Qualche centinaio di manifestanti fronteggia gli agenti. È stato dato fuoco alle barricate e si alza un denso fumo visibile anche da lontano. Sui social network è partito il tam tam per portare sullo svincolo, bloccato da oltre 48 ore, più persone possibile.Le forze dell'ordine stanno utilizzando idranti, ma non lacrimogeni per sgomberare i manifestanti No Tav che da 53 ore occupano l'autostrada A32 allo svincolo di Chianocco (To). È quanto precisano dalla Questura di Torino. Le operazioni, spiegano le forze di Polizia, sono iniziate dopo che i manifestanti hanno rifiutato l'invito a lasciare l'autostrada: «Intimazione rimasta inascoltata - aggiunge la Questura - e seguita da un fittissimo lancio di oggetti e pietre all'indirizzo degli operatori di Polizia». I manifestanti, riferiscono le forze dell'ordine, hanno dato fuoco ad alcuni pneumatici che creano un fitto fumo nero. Per rimuovere le barricate costruite dai manifestanti con diversi detriti c'è anche una ruspa.I SINDACI CHIEDONO DI INTERROMPERE I LAVORII sindaci della Val di Susa hanno chiesto «al prefetto di interrompere i lavori perché le tensioni in Valle sonomolto alte. Il governo deve mettere ragione come ha fatto per il ponte sullo Stretto e le Olimpiadi di Roma. Ci sono danni al traffico, serve una riflessione, non vorremmo che la situazione precipitasse».PROSEGUONO LE TENSIONIProseguono le tensioni legate ai cantieri della Tav. Mentre continuano le manifestazioni sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia, all'altezza dello svincolo di Chianocco e sulla strada statale 25 del Moncenisio dove ci sono i blocchi degli attivisti No Tav, il sito del Corriere della Sera riporta la notizia di intimidazioni rivolte ad alcuni giornalisti che si erano avvicinati alla zona. «Alcuni videoperatori sono stati pesantemente minacciati e a due di loro, dopo un'aggressione, - scrive il quotidiano sull'edizione on line - sono state tolte le telecamere impedendo di riprendere le immagini. È stato poi gravemente danneggiato il materiale tecnico che avevano per effettuare le riprese».Nel pomeriggio una colonna di mezzi blindati delle forze dell'ordine è arrivata a poche centinaia di metri dal blocco dei manifestanti No Tav a Chianocco, sull'autostrada A32 Torino-Bardonecchia. Alcune centinaia di manifestanti si sono radunati vicino allo sbarramento eretto dai No Tav e molti battono rumorosamentepietre e bastoni sui guard-rail.Nel corso della notte, non lontano dai punti dove è in corso la protesta, erano andate a fuoco tre automobili, una catasta di legna e il telone di un Tir. La natura degli incendi, tutti spenti dai Vigili del fuoco, è da chiarire. Sono "evidentemente stati appiccati ai danni del movimento stesso", ha affermato Luigi Casel, uno dei leader No Tav . "Poco dopo le auto - ha spiegato - sono stati dati al fuoco il telone di un Tir e un pallet in un deposito di legna. Tutto lascia pensare che siano opera della stessa mano". I manifestanti che hanno trascorso la notte ai blocchi sono stati in tutto qualche centinaia; hanno acceso piccolì falò per riscaldarsi e hanno scandito più volte lo slogan "Luca! Luca!" a sostegno di Luca Abbà, uno dei leader del Movimento No Tav, rimasto ferito lunedì mattina alla Maddalena di Chiomonte cadendo da un traliccio dell'alta tensione sul quale era salito per protestare contro l'ampliamento del cantiere della Tav.
Blocchi stradali, irruzioni sui binari, presidi, cortei. La protesta dei No Tav contro il supertreno fa salire la tensione in Val di Susa e arriva in altre città d'Italia con la forma del "flash mob": azioni rapide, improvvise, tambureggiate su blog e social network per bloccare una strada (come la tangenziale di Torino), un treno (come il Frecciargento a Lecce) o danneggiare un portone (come quello dell'Associazione degli industriali a Ferrara). Le condizioni dell'attivista sono stazionarie ma - dicono i medici - reagisce bene alle terapie intensive. La Digos ha trasmesso un rapporto alla Procura guidata da Gian Carlo Caselli. "Come sempre - dice il magistrato - faremo tutti gli accertamenti necessari e doverosi per legge". "L'incidente è un fatto molto triste e grave - ha commentato il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri - perché tocca una giovane persona ma spero che questo non esasperi gli animi". La responsabile del Viminale ha auspicato "dialogo, sensibilità ed equilibrio" da parte di tutti e invita a riflettere, oltre che "sulla dinamica dell'accaduto", anche su quelli che sono "gli interessi della Nazione". "Il lavoro per la ferrovia ad alta velocità è in corso e deve continuare come previsto", ha avvertito ieri Corrado Passera, ministro delle infrastrutture, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ritiene "urgente e necessario un pronunciamento del Parlamento" sulla quanto sta accadendo intorno alla Tav. La notte scorsa è stato completato l'allargamento dell'area di cantiere in Valle Clarea, dove verrà scavato il cunicolo esplorativo. Ora i recinti avvolgono tutti i 7 ettari di territorio previsti (ieri erano 5.6). Gli scavi partiranno una volte concluse le procedure di occupazione temporanea (contro le quali gli avvocati dei No Tav annunciano dure battaglie legali) e di esproprio.ENCOMIO SOLENNE A CARABINIERE INSULTATO DA MANIFESTANTEUn formale 'encomio solenne' e' stato conferito dal comandante Generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, al carabiniere che ieri è stato ripetutamente offeso da un manifestante durante le contestazioni in Val di Susa contro l'Alta Velocita'. Il generale Gallitelli ha telefonato al militare complimentandosi ''per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate, che hanno impedito ad una situazione delicata di degenerare in ulteriori incidenti''. Per ''il lodevole comportamento tenuto a fronte della grave provocazione'', il comandante generale gli ha conferito l'encomio solenne. Il generale Gallitelli ha anche fatto giungere a tutto il personale dell'Arma impegnato nei servizi di ordine pubblico il proprio ''apprezzamento per la straordinaria professionalita' e lo spirito di servizio di cui danno quotidiana prova''.CARABINIERE A GENERALE GALLITELLI, HO FATTO SOLO MIO DOVERE"Ho fatto solo il mio dovere". Con queste parole, nella telefonata ricevuta dal comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, si è schermito il carabiniere che oggi ha avuto un encomio solenne per il suo "lodevole comportamento" di ieri in Val di Susa, dove è stato ripetutamente insultato da un manifestante. Il generale Gallitelli lo ha chiamato al telefono per complimentarsi personalmente "per la fermezza e la compostezza professionale dimostrate" e il militare ha molto apprezzato il gesto. "Sono orgoglioso di questa telefonata", ha detto. "Signor generale - ha aggiunto - ho fatto solo il mio dovere».
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