Ed è festa a Dakar, capitale del Senegal - Reuters
Festa grande in Senegal, ma non solo, per la vittoria della Coppa d'Africa. È la prima volta che questo Paese, pur ricco di grandi talenti calcistici, riesce a conquestare il massimo trofeo continentale. Dopo il rigore determinante messo a segno da Sadio Mané, che gioca nel Liverpool, è scoppiata la festa. Allo stadio di Yaoundé, in Camerun, ma anche in tutto il Senegal e un po' in tutto il mondo, là ovunque la folta comunità senegalese all'estero è presente. Si è ballato nelle case e nelle strade. Per ore e ore.
Il presidente senegalese Macky Sall ha dichiarato festiva la giornata odierna per celebrare questo storico risultato che ha permesso di portare a Dakar la Coppa delle nazioni africane (Afcon), come si chiama ufficialmente. Lo annunciato la televisione di Stato. Sall, che avrebbe dovuto visitare le Comore alla fine di
un viaggio che lo ha portato in Egitto ed Etiopia, ha cancellato l'ultima tappa nelle isole per dare oggi il benvenuto ai vincitori. I campioni saranno premiati domani nel palazzo presidenziale di Dakar, ha aggiunto l'emittente pubblica Rts. A noi italiani torneranno in mente le giornate della vittoria della nazionale azzurra agli Europei la scorsa estate.
Mamadou Loum dopo la vittoria - Reuters
Dopo due sconfitte nelle finali del 2002 e del 2019, quindi i "Leoni" del Senegal hanno vinto ieri sera, domenica, in Camerun la sua prima Afcon battendo 4-2 l'Egitto ai rigori dopo una partita e tempi supplementari senza reti.
L'Egitto detentore del record di successi, sette, ha dovuto piegarsi alla determinazione degli avversari. La finale, giocata nello stadio teatro della drammatica morte di otto persone nella calca prima del match Camerun-Isole Comore, non è stata spettacolare e per assegnare il trofeo dopo 120' senza gol sono stati necessari i rigori.
Alla fine ha avuto la meglio la nazionale guidata da Aliou Cissé, impostasi 4-2 grazie anche ai centri del "napoletano" Koilibaly e al leader "inglese" Sadio Manè, che nonostante abbia sbagliato un rigore in apertura di partita ha potuto alzare la coppa in faccia al compagno di squadra del Liverpool Momo Salah, che sognava di trovare il primo trionfo in nazionale dopo le tante gioie con i Reds.
Gioia a Dakar - Ansa
Il Senegal era tra le squadre più accreditate alla vigilia per la sua rosa completa, potendo contare su autentici campioni in ogni reparto: dal portiere del Chelsea Mendy al difensore Koulibaly, dal centrocampista del Paris S.G. Gueye, fino agli attaccanti Mané e Dieng. Nel rispetto delle sue caratteristiche, il Senegal ha cercato più il possesso palla mentre l'Egitto, arrivato all'atto decisivo più affaticato, ha puntato sulle ripartenze per sfruttare le doti di Salah, riuscendo a tenere a bada le folate offensive dei rivali. Col passare dei minuti e il calare delle forze, la soluzione dal dischetto è diventata quasi obbligatoria, premiando alla fine la squadra che aveva più voglia di vincere, dopo una rincorsa cominciata nel 1965 e le finali perse nel 2002 e nel 2019. Per Manè e Koolibaly, missione compiuta.
Sul fronte della cronaca, purtroppo anche stavolta si deve registrare un episodio che nulla ha a che fare col il tifo. Come spesso succede c'è chi prende occasione da un fatto sportivo per comportamenti inaccettabili. A Torino, una volante della polizia è stata accerchiata, presa a calci e costrette ad allontanarsi da decine di (falsi) tifosi del Senegal, nella tarda serata di ieri, durante i festeggiamenti per la vittoria della Coppa d'Africa. Secondo gli inquirenti, però l'episodio potrebbe essere collegato a gruppi di malviventi che non vogliono la presenza delle forze dell'ordine in quel quartiere, Barriera di Milano, dove invece ultimamente è stata rinforzata. L'episodio comunque riguarda poche persone, che saranno perseguite. In Italia i senegalesi sono oltre 110mila ed hanno festeggiato in ben altro modo.
La squadra per la foto di rito che passerà agli annali - Reuters