sabato 19 maggio 2012
​Gli inquirenti parlano di "atto dovuto" nei confronti di monsignor Pietro Vergari. L'iscrizione legata all'esumazione del corpo di De Pedis dalla basilica. Il presule: "Sono assolutamente tranquillo, non ho nulla da nascondere".
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Mons. Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant'Apollinare è stato raggiunto da un avviso di garanzia della procura di Roma per concorso nel sequestro di Emanuela Orlandi, la 15enne figlia di un messo vaticano scomparsa nel 1983. Un'iscrizione avvenuta recentemente, in relazione all'esumazione del corpo del boss della banda della Magliana De Pedis, avvenuta lunedì scorso dalla basilica.L'iscrizione di don Vergari viene definita un atto dovuto.  Nel 2009 mons. Vergari fu sentito dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal sostituto Simona Maisto sui motivi che avevano determinato la sepoltura di De Pedis nella Basilica che si trova nel centro di Roma. Mons. Vergari spiegò, poi, sul suo sito online che "De Pedis veniva più volte nella chiesa" e che lo aveva "aiutato molto per preparare le mense che organizzavo per i poveri". Qualche tempo dopo - spiegava l'esponente religioso sul proprio sito - i suoi famigliari mi dissero che De Pedis aveva espresso l'auspicio di essere sepolto in quella che rappresentava una delle più antiche camere mortuarie di Roma, il sotterraneo della basilica di Sant'Apollinare. "Furono chiesti - affermò Vergari - i dovuti permessi religiosi e civili, fu restaurata una delle camere e vi fu deposto". L'inchiesta sulla sparizione di Emanuela Orlandi conta altri indagati: tra questi Servio Virtù, già autista di Renato De Pedis, Angelo Cassani, detto "Ciletto", Gianfranco Cerboni, detto 'Gigettò ", tutti in qualche modo legati alla holding del crimine attiva a Roma negli anni '70/'80 e Sabrina Minardi, ex amante di De Pedis e supertestimone che ha ricollegato la sparizione di Emanuela alla Banda della Magliana.MONS. VERGARI: SONO ASSOLUTAMENTE TRANQUILLO"Sono assolutamente tranquillo, non ho nulla da nascondere". È quanto ha affermato mons. Pietro Vergari, ex rettore della basilica di Sant'Apollinare, indagato dalla Procura di Roma per concorso nel sequestro di Emanuela Orlandi, secondo quanto riferisce chi lo ha incontrato.Vergari - riferisce chi ha avuto modo di avvicinarlo contestualmente al diffondersi della notizia della sua iscrizione al registro degli indagati - ha anche commentato le recenti ispezioni della polizia e della magistratura che hanno aperto la tomba di Enrico De Pedis, sepolto, proprio grazie all'interessamento di Vergari, nella basilica romana. "Non hanno trovato nulla se non appunto il corpo di De Pedis - ha detto l'ex cappellano di Regina Coeli, da tempo ritiratosi in un volontario 'confinò in Sabina -. Tutte quelle ossa ritrovate non sono altro che ossa antichissime, risalenti a secoli fa quando anche i laici venivano sepolti nelle chiese. Ora dicono che faranno indagini approfondite ma non vedo proprio che cosa possano trovare".

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