
Conferenza stampa al Campidoglio
Negli ultimi giorni Roma Capitale ha ottenuto la certificazione della parità di genere: un traguardo simbolico, ma anche un cambiamento strutturale concreto nell'amministrazione più grande d'Italia. Risultati frutto di un percorso che ieri è stato illustrato durante una conferenza stampa in Campidoglio, dove si è parlato anche delle azioni future per consolidare e ampliare l’impegno verso l’uguaglianza di genere. «La certificazione è il risultato di un lungo lavoro ed è per noi non un punto di arrivo, ma un ulteriore punto di partenza per costruire insieme una città più giusta e con uguali opportunità di crescita e realizzazione», ha commentato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
L'ottenimento della certificazione è il risultato di sette fasi di lavoro, avviate nel 2022 e concluse con l'audit finale del 31 gennaio 2025. Il contributo femminile è adesso reso evidente dai dati. Il 34% delle dirigenti sono donne, a fronte di un 72% di presenza femminile tra i dipendenti. Quest'ultimo è un dato - spiegano - superiore alla media delle amministrazioni comunali italiane, dove la presenza femminile si attesta al 58%. Per fare qualche esempio più nel dettaglio, è donna il 52% del personale di polizia locale, il 99% di quello nel settore educativo-scolastico. «Le donne danno un contributo sostanziale alla qualità del lavoro e nella pubblica amministrazione la parità di genere è fondamentale non solo per garantire i diritti delle lavoratrici ma anche per aumentare il livello dei servizi. Da questo punto di vista l'attestazione che ci arriva è un ulteriore stimolo a fare di Roma un modello nazionale ed europeo di equità e sostenibilità sociale», ha aggiunto il sindaco.
Tuttavia, i numeri mostrano anche gli ambiti che richiederanno ulteriore impegno per il futuro: il 66% delle richieste di part-time proviene da donne, segnale della necessità di politiche più efficaci per la conciliazione vita-lavoro. Inoltre, nonostante non ci sia un divario retributivo di genere, le donne sono sotto rappresentate nei ruoli apicali. «Se vogliamo superare il glass ceiling che impedisce alle donne di raggiungere i vertici, dobbiamo partire da questi numeri. La certificazione non è un punto d'arrivo, ma un punto di partenza per costruire una leadership più inclusiva e garantire a tutte le lavoratrici pari opportunità di crescita», ha detto in merito Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale. Il modello costruito finora, basato su dati e azioni concrete, serve a «fare della parità di genere un elemento cardine della gestione del personale e delle politiche pubbliche. Questa certificazione è un acceleratore di cambiamento, una rivoluzione gentile che incide profondamente sulla qualità del lavoro e sulla governance della nostra città».