giovedì 22 maggio 2014
​Domenica prossima oltre alle europee si svolgeranno le regionali e le comunali in 3900 città di cui 24 capoluoghi di Provincia.
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Non ci sono sole le europee. Domenica prossima gli italiani saranno chiamati ad eleggere due nuovi presidenti delle Regioni Piemonte e Abruzzo e i rispettivi consigli regionali, scegliere 3900 sindaci (di cui 24 di altrettanti capoluoghi di provincia) e diverse migliaia di consiglieri comunali. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica (si vota solo un giorno) in caso di ballottaggio pert i comuni con più di 15mila abitanti si tornerà alle urne domenica 8 giugno (sempre dalle 7 alle 23). Lo scrutinio dei voti per le amministrative partirà alle 14 di lunedì 26 maggio. Per le regionali (scheda verde) non è previsto il ballottaggio visto che il sistema elettorale prevede il turno unico, un premio di maggioranza, le preferenze per la scelta dei consiglieri e la possibilità di effettuare il cosidetto "voto disgiunto". I riflettori sono puntati soprattutto sul Piemonte, costretto a tornare alle urne un anno prima della scadenza del mandato per il ricorso dell'ex presidente Mercedes Bresso (Pd) su alcune liste, giudicate poi inammissibili, legate al leghista Roberto Cota. La vittoria di un soffio, registrata nel marzo del 2010, aveva portato per la prima volta la Lega, supportata da tutto il centrodestra, a governare la regione. Adesso il panorama, dopo lo tzunami che ha investito il Pdl con la nascita del Nuovo centrodestra e le inchieste giudiziarie sui rimborsi dello stesso Cota e dei consiglieri regionali, è completamente cambiato. Il centrodestra si presenta spaccato in tre: Cota ha deciso di non candidarsi nuovamente, lasciando il posto al suo vice Gilberto Pichetto, sostenuto dal Carroccio e da Forza Italia. Ha scelto la corsa solitaria, schierando uno dei suoi leader Fratelli d'Italia che punta su Guido Crosetto, mentre Enrico Costa, ex Fi e Pdl, deputato dal 2006, è il candidato del partito di Angelino Alfano. La sinistra, di fronte a questa frammentazione, ha deciso invece di serrare i ranghi e puntare su Sergio Chiamparino, ex sindaco di Torino per dieci anni esponente "storico" ma al tempo stesso poco organico del Pd. A sostenerlo oltre e ad una sua lista civica ci sono Sel, Idv, Scelta civica e Moderati. A fare da terzo incomodo è un giovane consigliere grillino, uno dei primi ad essere eletto alle amministrative, già candidato presidente alle regionali del 2010. Si chiama Davide Bono, ha 33 anni e per tutta la campagna elettorale ha girato il Piemonte in camper. Il sesto candidato è Mauro Filangeri, coordinatore della raccolta di firme per la Lista Tsipras in Valle d'Aosta e candidato per "L'altro Piemonte a sinistra". In Abruzzo si va al voto in un clima condizionato in maniera pesante dalle inchieste che coinvolgono i due candidati principali. Gianni Chiodi, ex Pdl oggi Forza Italia, dopo lo scandalo rimborsopoli in cui è stato coinvolto con altri 24 tra consiglieri e assessori ha deciso si tentare il bis: respinte tutte le accuse, Chiodi è tornatp a candidarsi alla guida della regione sostenuto dalle forze di centrodestra. A sfidarlo il Pd e la compagine del centrosinistra candida Luciano D’Alfonso, ex sindaco di Pescara, vincitore alle primarie a larga maggioranza e forte delle assoluzioni in primo grado nei processi a suo carico. Per il M5S è Sara Marcozzi la candidata, mentre Rifondazione Comunista ha candidato Maurizio Acerbo.
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