Il Referendum sulla legge costituzionale relativo alle riforme si farà: lo ha deciso la
Corte di Cassazione che ha ammesso la richiesta.
Con il via libera della Cassazione
alle firme (550mila quelle riconosciute valide) per il referendum sulla riforma costituzionale si
mette in moto la macchina referendaria che taglierà il
traguardo, con tutta probabilità, a fine novembre.
Ora davanti ci sono più di tre mesi di confronto politico
arroventato, fino a quando si consumerà il rito del voto
ipotizzato per il 20 o 27 novembre (e che si incrocerà con il
pronunciamento della Consulta sull'Italicum fissato per il 4
ottobre).
I TEMPI:
Il "timing" prevede che dopo il responso della Cassazione
scattino i 60 giorni di tempo per il governo per deliberare la
data del referendum. Ma prima devono trascorrere 10 giorni per
gli eventuali ricorsi. Quindi è da escludere che il governo
possa affrontare il tema nel consiglio dei ministri di giovedì
prossimo 11 agosto. La data del referendum potrebbe essere
all'ordine del giorno del Consiglio dei mminsitri alla ripresa dei lavori dopo la
pausa estiva (tra fine agosto e i primi di settembre).
Subito dopo la delibera del Cdm la parola passa al Capo dello
Stato che indice, con decreto presidenziale, il referendum. Il
voto potrà essere fissato in una domenica compresa tra il 50/mo
e il 70/mo giorno dal decreto di indizione.
Questo il comunicato della Cassazione:L'Ufficio Centrale per il Referendum presso la Corte Suprema di Cassazione, con ordinanza dell'8 agosto 2016, ha dichiarato
conforme all'art. 138 Cost. e alla Legge n. 352 del 1970 la richiesta di referendum depositata il 14 luglio 2016 alle ore 18.45 sul testo di legge costituzionale avente ad oggetto il seguente quesito referendario: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente "disposizioni per il superamento del
bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei
parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle
istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo
V della parte II della Costituzionè, approvato dal Parlamento e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016".