mercoledì 6 luglio 2016
​Definiti i nomi, ma non sono ancora ufficiali. Oggi la prima riunione. Di Mario: nessuna lite, è soltato gossip.
Roma, dieci assessori per la giunta Raggi
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La giunta Raggi è pronta. Alle 7 della sera del sedicesimo giorno post-elettorale il sindaco di Roma ha pronunciato il fatidico sì: la squadra «è chiusa». E nasce «forte, con le mani libere e lavorerà al servizio della città», aggiungono dal suo staff. Gli ultimi nodi sarebbero stati sciolti ieri anche se dall’entourage 5 Stelle nessuno fa nomi: massimo riserbo almeno fino ad oggi, quando sindaco e assessori dovrebbero vedersi in una riunione informale in vista della presentazione ufficiale, giovedì pomeriggio, di fronte al Consiglio comunale. Dopo due settimane parecchio tormentate e l’intervento dei vertici nazionali, tra il primo cittadino e le diverse anime del Movimento si sarebbe quindi raggiunto un compromesso che si chiarirà anche con il conferimento degli incarichi consiliari. Per la giunta alcuni nomi circolano già da giorni: Paolo Berdini all’Urbanistica, Paola Muraro all’Ambiente, Andrea Lo Cicero allo Sport, Luca Bergamo alla Cultura, Flavia Marzano alla Semplificazione e Laura Baldassarre al Sociale. Al Bilancio alla fine dovrebbe approdare Marcello Minenna (Consob) invece che Daniela Morgante, dal momento che il magistrato contabile ed ex assessore della prima giunta di Ignazio Marino sarà il capo di gabinetto della Raggi. Incarico a cui il sindaco aveva destinato il suo braccio Daniele Frongia, ora dirottato alla carica di vicesindaco, dopo le polemiche legate alla possibile incompatibilità nel ruolo amministrativo. Per i Trasporti si fanno due ipotesi: una politica, con l’assessorato affidato a Enrico Stefano, 'veterano' ma giovane consigliere comunale, e una tecnica, con una donna in arrivo dall’Autority dei Trasporti. Adriano Meloni, ex dirigente di Expedia, dovrebbe infine avere la responsabilità su Commercio e Turismo. «Avevamo previsto che sarebbero stati tutti contro Virginia e la sua giunta. Ma siamo un gruppo compatto e forte », ha scandito ieri Luigi Di Maio respingendo come «gossip» i racconti sulla guerre intestine al Movimento che hanno frenato l’avvio della giunta. «Quello che avete letto sui giornali in questi giorni è falso», ha aggiunto il vicepresidente della Camera. A Torino, comunque, la giunta pentastellata guidata dal sindaco Chiara Appendino è già operativa. Ieri nella sua prima seduta ha approvata la delibera sulla riorganizzazione del personale, che prevede tra l’altro un risparmio del 30% delle spese per gli staff e gli incarichi dirigenziali a termine da destinare a un fondo per l’occupazione giovanile.
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