venerdì 13 luglio 2012
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È più una colpa personale della quale è giusto dover rispondere o un’ingiustizia dovuta a una serie di concause per le quali gli studenti diventano vittime? Insomma, bocciare a scuola è sempre legittimo o può essere una decisione sbagliata che rischia di "allontanare" i ragazzi? E gli studente che non si impegnano e che raccolgono soltanto insufficienze, sono "peccatori" colpevoli, come ha provocatoriamente tuonato un parroco del Padovano? E ancora: è giusto scuotere con parole anche molto forti adolescenti distratti da altre priorità? Oppure questi ragazzi sono soltanto persone in difficoltà che vanno capite e aiutate? Il dibattito è aperto, dopo l’editoriale di Luigi Ballerini del 27 giugno ("Il successo scolastico? Per i ragazzi non può essere tutto") e quello, assai commentato, di Ferdinando Camon del 7 luglio ("Ma la bocciatura è peccato"). A VOI LA PAROLA
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