"Federico Pizzarotti è sospeso dal
Movimento 5 Stelle. La trasparenza è il primo dovere degli
amministratori e dei portavoce del Movimento 5 Stelle". Lo
annuncia Beppe Grillo sul suo blog.
Dopo il giorno della cautela, arriva
quello dell'attacco e della sospensione dal Movimento per il primo cittadino di Parma.
La stoccata arriva direttamente dal blog del leader che sino ad oggi non si era pronunciato
sulla vicenda. La "colpa" del sindaco di Pizzarotti, viene spiegato in ambienti 5 Stelle, è
quella di aver nascosto per tre mesi la notizia dell'
avviso digaranzia per le nomine del teatro Regio. Avviso che Pizzarotti
avrebbe ricevuto a febbraio e di cui avrebbe informato il
Movimento soltanto ieri.
Questo, spiega un autorevole parlamentare pentastellato,
costituiva il rischio di un "precedente pericoloso" anche se,
racconta qualche altro esponente 5 stelle, ieri tra i
parlamentari c'era chi spiegava che da Parma si lamentava il
fatto che "tanto quando chiamiamo, loro non rispondono mai".
Facendo riferimento alle vecchie ruggini e ai rapporti non più
positivi, ormai da tempo, tra Pizzarotti e i leader del
Movimento, dal Direttorio a Beppe Grillo. In tante occasioni,
infatti, il sindaco di Parma aveva provato a parlare con Grillo
o ad avere un confronto con Luigi Di Maio invocando, a più
riprese, un meetup nazionale per prendere le decisioni più
importanti, con un coinvolgimento del territorio. Tutte
proposte cadute nel vuoto.
Il gelo su Pizzarotti, quindi, era evidente già da molto
tempo e ieri la reazione di molti parlamentari era stata
abbastanza tiepida. In molti, oggi, pensano comunque che Grillo
aspettasse solo il pretesto giusto per cacciarlo dal Movimento.
Il caso Pizzarotti dal M5S crea scompiglio tra
i militanti cinquestelle. Sono già numerosi i commenti sul blog
di Beppe Grillo: in tanti si complimentano per la "scelta di
trasparenza", ma non manca chi difende il primo cittadino
affermando che "la sospensione del sindaco Pizzarotti è un atto
eccessivo, ingiustificato".
Alcuni interventi chiamano in causa anche il sindaco di
Livorno Filippo Nogarin, chiedendo che ora venga sospeso anche
lui: "Ora tocca al sindaco di Livorno essere sospeso e all'
assessore. Prima di tutto la coerenza".Da parte sua il primo cittadino replica. Si tratta soltanto di "fango gettato contro di me", è il contrattacco di Pizzarotti che chiarisce da subito di non aver alcuna intenzione di dimettersi e che pubblica, rimandando la palla nel campo avversario sul proprio profilo facebook, lo scambio di mail con lo staff del blog: "Ad una mail anonima nonfornisco nessun documento - si legge nella mail di risposta allarichiesta di fornire le carte del procedimento - Inoltre, voi da mesi non rispondete alle mail su cui chiediamo chiarimenti».