lunedì 12 marzo 2012
​I cyber-pirati di Anonymous, dopo pochi giorni da una prima azione di disturbo che aveva creato diversi problemi, rilanciano la loro sfida.
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​La Santa Sede di nuovo nel mirino dei cyber-pirati di Anonymous. A pochi giorni da un primo attacco che aveva creato diversi problemi al sito ufficiale, gli hacker rilanciano la loro sfida: «Ci duole dovervi annunciare - scrivono nel loro post di rivendicazione - che i vostri sistemi sono meno sicuri di ciò che vi piacerebbe credere, poiché, mentre il clamore mediatico era rivolto verso l'oscuramento di vatican.va, ci siamo presi la libertà di attuare una piccola incursione nei vostri sistemi». L'obiettivo del nuovo raid informatico è in particolare Radio vaticana: «È ormai un fatto conclamato che usiate ripetitori con potenze di trasmissione largamente fuori dai limiti di legge, ed è altresì tristemente nota la correlazione fra l'esposizione a onde elettromagnetiche di elevata intensità e l'insorgere di gravi malattie neoplastiche quali la leucemia, il cancro e svariate altre terribili patologie. Tanti cittadini che hanno la sfortuna di risiedere in prossimità dei vostri ripetitori hanno intentato cause legali, in seguito al declino delle loro condizioni di salute. Anonymous non può tollerare che questi crimini continuino impuniti, e vi ricordiamo che siete "ospiti" sul suolo italiano». Negli ultimi giorni gli attacchi del gruppo si sono intensificati e a farne le spese sono stati anche i siti di polizia, carabinieri, Viminale, governo, Trenitalia ed Equitalia
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