L'Italia può dirsi ''soddisfatta e orgogliosa per lo sforzo di risanamento della finanza pubblica'': così Napolitano secondo il quale ''d'altra parte lo stesso rapporto viene influenzato fatalmente dalla mancata crescita''. Per questo ''speriamo possa essere doppiato il capo della recessione''. Napolitano si è detto però molto "preoccupato" per gli effetti recessivi originati dalle politiche di risanamento soprattutto a livello della disoccupazione. "Nei colloqui che abbiamo avuto" ha detto Napolitano al termine dell'incontro con il presidente croato Ivo Josopovich "abbiamo parlato anche dei problemi concreti attuali di entrambi in nostri Paesi, che sono molto simili anche perché originati da una crisi globale che da più di cinque anni ha colpito il mondo e in particolare, in una prima fase, l'Eurozona. E imponendo innanzitutto politiche di contenimento del debito pubblico e di risanamento finanziario che hanno avuto a loro volta un effetto recessivo". Per Napolitano, ne consegue che "oggi facciamo i conti, sia l'Italia sia la Croazia, con perdite non lievi del nostro prodotto interno lordo e del nostro apparato produttivo e con un incremento che molto preoccupa della disoccupazione e soprattutto della disoccupazione giovanile".LETTA: L'ITALIA È UN PAESE SERIO, HA I CONTI IN ORDINE"L'Italia è un Paese serio", ha i "conti in ordine" e un commissario Ue "deve essere garante dei Trattati europei, nei quali la parola scetticismo non c'è". Lo afferma il presidente del Consiglio Enrico Letta riferendosi alle dichiarazioni del commissario europeo Olli Rehn, che oggi ha detto di avere "scetticismo nei confronti di un risanamento dei contiitaliani. Un commissario europeo, continua Letta, "non può permettersi di parlare di scetticismo ma di conti, di stabilità finanziaria. Non può quindi togliersi la giacca di commissario quando, come accade, è in competizione per entrare nel prossimo Parlamento europeo". Altrimenti con questo atteggiamento, rileva il premier, "avremo un Parlamento carico di populismi, di euroscettici e non di ideali".
SACCOMANNI: NON C'È NULLA DI NUOVO NELLE PAROLE DI REHN"Non c'e nulla di nuovo in quello che ha detto Olli Rehn". Così il ministro dell' Economia, Fabrizio Saccomanni, da New York ha commentato l'intervista al commissario Ue, sottolineando come "non c'è stata alcuna richiesta di misure correttive" da parte della Ue.
Per il capo dello Stato l'Italia può dirsi «soddisfatta e orgogliosa per lo sforzo di risanamento
della finanza pubblica». Letta e Saccomanni replicano a Rehn: siamo un Paese serio, abbiamo i conti in ordine.
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