La scritta ingiuriosa sulla lapide di via Fani a Roma
Imbrattata nella notte la lapide commemorativa della strage di via Fani, sul luogo dove il 16 marzo 1978 vennero uccisi dalle Brigate Rosse i 4 uomini della scorta di Aldo Moro. Una scritta in vernice nera "A morte le guardie" con svastica e runa celtica ai lati è stata trovata stamattina alle 7.15 sulla base di cemento su cui solitamente è posizionata la targa commemorativa, ora momentaneamente rimossa per lavori di restauro in occasione del quarantennale dell'agguato in cui trovarono la morte il maresciallo dei carabinieri Oreste Leonardi e i poliziotti Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino. Sul posto è accorsa la polizia che indaga sulla vicenda.
Il Comune di Roma ha già provveduto a ripulire le scritte e la svastica. "Grazie all'intervento della Polizia Locale di Roma Capitale con una squadra dell'Ama, la struttura portante della lapide commemorativa della strage di via Fani, è già stata ripulita con un gel sverniciatore e con l'ausilio di idropulitrice", si legge in un comunicato del Campidoglio.
Sulla vicenda la procura di Roma ha avviato una indagine in base anche alla prima informativa svolta dagli uomini della Digos. L'identificazione degli autori della scritta sarà resa più difficile in quanto nella zona della lapide non sono presenti telecamere di videosorveglianza. Per bocca del loro legale, l'avvocato Valter Biscotti, i familiari dei caduti annunciano comunque che si costituiranno parte civile nel procedimento a carico di chi ha "apposto quelle scritte vergognose sulla lapide".