Mattarella in raccoglimento davanti alle bare dei migranti annegati al largo di Crotone - Ansa / Ufficio stampa Quirinale
«Vogliamo giustizia per questi morti, presidente, vogliamo giustizia e verità». È il grido che sale dalla folla di cittadini crotonesi, mentre il capo dello Stato lascia la camera ardente del Palamilone, dove si trovano le 67 bare delle vittime finora ritrovate del naufragio di domenica a Steccato di Cutro.
A metà mattina, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato da Roma per abbracciare i sopravvissuti e rendere omaggio alle vittime della tragedia. Dentro la camera ardente, il presidente si è fermato per alcuni minuti da solo in raccoglimento davanti ai feretri. Poi ha lasciato il Palamilone di Crotone salutato dagli applausi di alcune centinaia di cittadini, comprese diverse scolaresche.
Prima di recarsi alla camera ardente, Mattarella ha visitato alcuni reparti dell'ospedale civico San Giovanni di Dio, dove sono ricoverati in osservazione 15 migranti superstiti.
Ansa / Ufficio stampa Quirinale
I giocattoli ai bimbi sopravvissuti in pediatria
Prima del suo arrivo, ai bambini sopravvissuti ricoverati in pediatria sono stati consegnati alcuni pacchi con diversi giocattoli: soprattutto peluche, pianole e piccoli robot telecomandati. Un gesto di tenerezza di "nonno Sergio" per bimbi piccoli che la tragedia ha privato in qualche caso dei genitori. Davanti all'atrio dell'ospedale, molti medici e infermieri e qualche paziente hanno applaudito il presidente, che è apparso commosso: "Presidente non ci abbandoni" è la richiesta alzatasi più volte dalla gente, all'uscita dall'ospedale. Per l'impegno del personale sanitario, il capo dello Stato ha avuto parole di ringraziamento.
La visita della segretaria del Pd
Poco dopo la partenza del presidente, a Crotone è arrivata la nuova segretaria del Pd, Elly Schlein. Prima di entrare nella camera ardente ha salutato i cronisti, ma senza rilasciare dichiarazioni. Assieme alla neosegretaria e al senatore Irto c'erano i parlamentari Matteo Orfini e Nico Stumpo. Durante la sua visita, Schlein ha incontrato una giovane donna afghana, che porta ancora sul volto e sulle mani i segni delle ferite subite nel naufragio. La donna, madre di due giovani vittime e di una terza ragazzina ricoverata in ospedale, le ha raccontato, con le lacrime agli occhi, gli stenti e le difficoltà patite durante il viaggio. Poi ha chiesto a Schlein di aiutarla a farsi consegnare le salme dei due figli. Il suo racconto ha toccato profondamente la segretaria dem, che le ha assicurato il proprio interessamento con la Prefettura di Crotone.