lunedì 5 novembre 2012
​La guardia di finanza ha messo i sigilli a beni nella disponibilità di tredici persone, tra cui alcuni membri della famiglia Marzotto: non avrebbero pagato le tasse sulle plusvalenze ricavate dalla vendita di un marchio. Sequestrate anche una villa a Cortina e case a Roma. 
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La Guardia di Finanza di Milano ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni immobili, terreni e partecipazioni societarie nella disponibilità di 13 persone, tra cui alcuni membri della famiglia Marzotto, accusate di omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. Il sequestro è stato disposto dal gip Gianfranco Criscione su richiesta dei pm Laura Pedio e Gaetano Ruta nell'ambito di un'indagine sul gruppo Marzotto.Tra i tredici indagati (per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi) figurano Matteo, Vittorio, Diamante, Maria Rosaria Cristiana e Margherita Marzotto, e Andrea Isabella e Rosanna della famiglia Donà Delle Rose. Le indagini sono nate da una verifica fiscale fatta dall'agenzia delle entrate e riguardano la vendita del marchio Valentino Fashion Group da parte dei Marzotto e Donà Delle Rose avvenuta nel 2008 al fondo Permira. Secondo l'accusa sarebbe stata realizzata una plusvalenza di 200 milioni di euro, ottenuta in Lussemburgo attraverso la società Icg, di cui sono proprietari) senza pagare le tasse per circa 65 milioni di euro (di qui il sequestro di oggi che riguarda immobili, tra cui una villa a Cortina e case a Roma). "Attraverso le indagini svolte - spiega una nota della Guardia di Finanza - è stato possibile individuare i luoghi in cui venivano effettivamente assunte le decisioni ed impartite le direttive sulla gestione della società di diritto lussemburghese. Le risultanze probatorie hanno permesso di riqualificare la holding come soggetto fiscalmente residente nel territorio nazionale con conseguente emersione dell'obbligo di denuncia al Fisco di una plusvalenza da cessione di partecipazioni".
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