Un'organizzazione criminale «presente su tutto il territorio nazionale, globalizzata ed estremamente potente sul piano economico e militare», al punto da «poter essere definita presenza istituzionale strutturale nella società calabrese, interlocutore indefettibile di ogni potere politico e amministrativo, partner necessario di ogni impresa nazionale o multinazionale che abbia ottenuto l'aggiudicazione di lavori pubblici sul territorio regionale». A dare questa allarmante immagine della 'ndrangheta è l'ultima relazione sull'attività annuale della Direzione nazionale antimafia.Secondo gli analisti, i clan puntano a consolidare la propria supremazia «con immutata arroganza», forti di una disponibilità finanziaria praticamente «illimitata» (frutto per lo più del traffico di stupefacenti e di lucrosiinvestimenti immobiliari e di imprese) e di una «diffusione territoriale che non conosce confini». Le indagini portate avanti negli ultimi anni denunciano una «presenza massiccia nel territorio che non trova riscontro nelle altre organizzazioni mafiose». L'organizzazione «si avvale di migliaia di affiliati che costituiscono presenze militari diffuse e capillari e, al contempo, strumento di acquisizione di consenso, radicamento econtrollo sociale».