La prima pagina di Libero finisce (giustamente) nel mirino del M5S. Il quotidiano oggi titola "Patata bollente", con a fianco una foto di Virginia Raggi e accompagnato da un articolo di Vittorio Feltri; un titolo che come era nelle evidenti intenzioni, non è passato inosservato. "Libero, eccola l'informazione italiana!", ha attaccato subito Beppe Grillo in un tweet, invitando gli iscritti a mandare mail di protesta al direttore responsabile e al direttore editoriale di Libero, rispettivamente Pietro Senaldi e Vittorio Feltri. "Non so se sia sessismo o semplice idiozia, in ogni caso mi fa schifo. La mia solidarietà a Virginia Raggi. La stampa ha superato ogni limite", rincara anche Luigi Di Maio mentre Danilo Toninelli, in un tweet, scrive: "Forza Virginia. I giornaloni hanno toccato il fondo. Prova che sei sulla strada giusta".
"Piena solidarietà alla sindaca@virginiaraggi per volgarità sessista del quotidiano #Libero. Questo è giornalismo spazzatura". Scrive su twitter il presidente della Camera, Laura Boldrini.
"Libero si' ma non di insultare volgarmente con allusioni oscene. Vittorio Feltri chieda scusa a Virginia Raggi". Lo scrive su Twitter il presidente del Senato Pietro Grasso.
"Trovo disgustoso quel che appare oggi su Libero, riferito allusivamente alla vita privata di Virginia Raggi. Debbono essermi sfuggite le reazioni delle signore che insorgono indignate quando si ironizza o si fanno battute volgari sulle donne. Attendo di vedere chi vincerà il premio "l'imbecille di turno" considerando questa mia dichiarazione un attacco alla libertà di stampa". Lo sottolinea il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino.
"Nessun dubbio sul fatto che il clima di intimidazione che il Movimento 5 stelle sta creando nei confronti dei giornalisti farà precipitare ulteriormente l'Italia nella classifica mondiale sulla libertà di stampa. Le giuste prese di posizione nei confronti di chi tenta di gettare discredito su quanti informano correttamente l'opinione pubblica non possono però far dimenticare ai giornalisti i doveri professionali sanciti dalla legge e dalle carte deontologiche". Lo affermano, in una nota, il segretario generale e il
presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti.
«Il ricorso a espressioni volgari e allusive - proseguono -, magari riassunte in titoli ad effetto, non è accettabile nei confronti di chiunque, soprattutto nei confronti di una donna. Per questo proprio perché siamo e resteremo strenui difensori della libertà di espressione e del diritto di critica, anche nelle forme più radicali, non possiamo che esprimere la nostra più convinta solidarietà alla sindaca di Roma, Virginia Raggi", concludono Lorusso e Giulietti.