«Dare attuazione all'appello lanciato dal Papa a Lampedusa è per noi fondamentale e si gestisce soprattutto attraverso politiche efficaci e di cooperazione nei paesi di provenienza in Libia e dove è massiccio il flusso migratorio». Lo ha affermato il premier Enrico Letta dopo l'incontro con il premier maltese Joseph Muscat.«La questione chiave - ha aggiunto Letta - è che la Libia attui in tempi rapidi le convenzioni internazionali. Inoltre c'è l'impegno di paesi come l'Italia, la Gran Bretagna e la Francia per la formazione del personale militare, della guardia costiera e del personale di confine. In Libia il grande problema è gestire la frontiera con il Ciad e il Niger». Il premier lancia poi un appello all'Unione Europea chiedendo un maggiore impegno di Bruxelles sulle politiche migratorie e sulla gestione del flussi. «L'Europa deve fare di più in quanto Europa», ha detto Letta. Lampedusa, continuano gli sbarchiÈ giunto poco fa nel porto di Lampedusa un pattugliatore della Guardia costiera con a bordo 95 migranti - di cui 15 donne, quattro delle quali in stato interessante - soccorse la scorsa notte a bordo di un barcone. L'imbarcazione, che era in avaria, è stata soccorsa intorno a mezzanotte dal rimorchiatore italiano Asso 25 in prossimità di alcune piattaforme petrolifere al largo delle coste libiche. Il trasbordo dei migranti sul pattugliatore si è concluso alle 3.
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