mercoledì 9 maggio 2012
​L'ex direttore dell'Avanti ha parlato ai pm anche di appalti all'estero e di soldi chiesti al Cavaliere. E dell'operazione politica per il passaggio di senatori dal Pd al Pdl.
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Valter Lavitola chiese soldi a Silvio Berlusconi tramite Carmelo Pintabona, presidente della Fesisur, la Federazione delle associazioni siciliane in Sud America ed esponente dell’Mpa, il Movimento per l’Autonomia fondato dal governatore siciliano Raffaele Lombardo. Lo ha spiegato lo stesso Lavitola nel corso dell’interrogatorio investigativo del 25 aprile, depositato ieri insieme a nuove informative degli inquirenti.L’ex direttore dell’Avanti ha affermato di essersi trovato in gravi difficoltà economiche durante la latitanza e di essersi confidato con Pintabona un giorno in cui si erano incontrati per discutere di commercio del pesce, settore nel quale entrambi sono in affari: «Io gli dissi: vedi se tu riesci a contattare a Berlusconi per conto mio e digli che sono nella cacca.. io gli ho chiesto semplicemente, dico: vedi se riesci a contattare Berlusconi e vedi se lui è disponibile a darmi una mano; lui mi ha detto che non è riuscito a contattarlo... aveva provato ad andare a casa sua, non so se questo è vero oppure mi abbia raccontato una sciocchezza, lì a Roma, ed è stato fermato da un funzionario di polizia, non so se quando è entrato o quando è uscito, e gli hanno detto pure: lei lo sa che aiutare un latitante è favoreggiamento?».Nel corso dell’interrogatorio Lavitola ha spiegato di aver predisposto il dossier sulla casa monegasca di Gianfranco Fini non in cambio di denaro, ma «per mantenere un rapporto di carattere politico con il presidente Berlusconi». Alla domanda di uno dei pm su quale fosse stato il compenso ricevuto per il dossier sulla casa di An ceduta a un prezzo di favore al cognato di Fini – notizia rivelata in anteprima dall’Avanti – Lavitola ha spiegato: «Rispetto alla vicenda Fini, tenga presente che in questo caso penso che non ci sia nessuna ipotesi di andare a verificare che abbiamo avuto pagamenti in epoche successive e, quindi, sicuramente no».Stando sempre alla versione di Lavitola l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi promise di costruire un ospedale a Panama se alcune imprese italiane si fossero aggiudicate l’appalto per la costruzione della metropolitana; per settimane i giornali panamensi ne parlarono, ma l’ospedale non fu mai costruito e il presidente Martinelli fece una figuraccia.Nel corso dell’interrogatorio Lavitola ha anche affermato di aver svolto un ruolo di "consigliere" per quella che viene definità "Operazionè libertà", ovvero il passaggio di senatori del centrosinistra al Pdl a sostegno di Berlusconi: «Questo fu uno dei miei meriti – ha dichiarato –, sempre insieme al senatore Comincioli, praticamente il senatore Comincioli, buonanima... era il, diciamo così, l’uomo principale che al Senato si occupava di tentare di avvicinare i parlamentari del centro sinistra per passare con il centro destra, ed io in quel senso svolgevo una funzione di, tra virgolette, consigliere del senatore Comincioli».
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