sabato 11 agosto 2012
​Sono 304mila in Italia i laureati in cerca di lavoro: penalizzate soprattutto le donne (ben 185mila). Mai dal 2004 si era toccato un livello così alto. Quasi un milione e mezzo di "dottori", invece, il lavoro non lo cerca, anche per mancanza di fiducia.
Rispettare i giovani di Luigino Bruni
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Una volta bastava la laurea, e un lavoro lo si trovava senza problemi. Ora non più. Stando ai dati Istat, in Italia sono ben 304mila i "dottori" in cerca di lavoro: il 41% in più rispetto allo scorso anno. A essere maggiormente penalizzate sono le donne: ben 185mila laureate e non riescono ad avere un lavoro. Mai dal 2004, periodo fino al quale sono disponibili le rilevazioni, si era toccato un livello così alto.Colpa della crisi, ma c'è da dire che il numero di laureati cresce senza sosta. Così, aumentano anche gli occupati con i massimi titoli di studio (pari a 4 milioni 187mila). Un'altra parte di laureati (1 milione 444mila) rientra invece nella fascia degli inattivi, ossia di coloro che il lavoro non lo hanno ma neppure lo cercano. Anche per mancanza di fiducia.
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