Tensioni, scontri e colpi di scena sono proseguiti fino alla scadenza, ieri sera, dei termini per la presentazione delle liste. Ed è nel Pdl che si sono consumate le partite più difficili (gli altri maggiori partiti hanno chiuso le liste prima): dalla rinuncia alla candidatura di Marco Milanese; all’estromissione di Nicola Cosentino, alle notizie, smentite dal partito, su liste del Pdl sparite in Campania fino al giallo della presentazione, in Sardegna, della lista pidiellina per la Camera, ammessa con riserva. In diverse regioni si segnalano le proteste degli esponenti locali del partito contro i candidati paracadutati da Roma: è il caso dell’Abruzzo, con l’ex deputato Idv Antonio Razzi, della Calabria per il "responsabile" Domenico Scilipoti, e della Liguria per il giornalista Augusto Minzolini. Ecco alcune delle ultime curiosità emerse ieri. In
Lombardia è candidato per il Pdl subito dopo Berlusconi (capolista al Senato in tutte le Regioni) il presidente uscente della Regione, Roberto Formigoni, seguito da Sandro Bondi, in una lista dove figura come candidato anche Paolo Bonaiuti. In lizza Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. Passando alla Camera, per il Pdl, ci sono Maurizio Lupi, Mariastella Gelmini e Daniela Santanché. Per il Pd, capolista alla Camera è il segretario Pier Luigi Bersani.Anche in
Piemonte la giornata è stata caratterizzata dall’attesa per le liste del Pdl. Bernabò Bocca, presidente della Ferderalberghi, è candidato dal Pdl come numero 2 al Senato. Nel
Veneto a rischio ricusazione per scarso numero di firme ci sarebbe la lista Democrazia Atea, che ha capolista Margherita Hack. Polemiche nel Pdl della
Liguria per la decisione di Berlusconi di lanciare l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini, con gli uomini vicini all’ex ministro Claudio Scajola che minacciano la secessione. Michela Vittoria Brambilla per la Camera e Annamaria Bernini al Senato, saranno i capolista in
Emilia Romagna per lo stesso Pdl. Anche qui sono numerosi i malumori degli esponenti locali. In
Toscana le liste del Pdl saranno guidate al Senato dall’ex ministro Altero Matteoli (secondo dopo Berlusconi). Trasloca a Palazzo Madama anche Denis Verdini, coordinatore del Pdl. Nelle
Marche è rientrato il caso di Remigio Ceroni, coordinatore del Pdl della regione, che ha incontrato Berlusconi ed ha accettato la candidatura al quarto posto alla Camera. Ma un colpo di scena ha caratterizzato la presentazione della lista: all’ultimo minuto ha revocato l’accettazione della candidatura il coordinatore provinciale di Pesaro-Urbino Alessandro Bettini. Nel
Lazio l’ex ministro della Giustizia del governo Prodi e presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, è il capolista al Senato per Centro democratico (la formazione guidata da Tabacci alleata con il Pd). Nel Pdl, per la Camera, dopo Alfano e Cicchitto, c’è la governatrice dimissionaria del Lazio Renata Polverini. Al quinto posto Beatrice Lorenzin, che qualche giorno fa sembrava essere la candidata alle regionali (poi la scelta di puntare su Francesco Storace). Nel collegio Lazio 2, al sesto posto il Pdl candida Francesco Battistoni, il consigliere regionale che denunciò il caso Fiorito alla Regione. e Fratelli d’Italia candida a Roma, alla Camera, il leader della cooperativa taxi 3570, Loreno Bittarelli.