Va avanti in Senato il nuovo Italicum. L'aula ha approvato l'emendamento
di Anna Finocchiaro e dei capigruppo della maggioranza, che
recepisce l'accordo sulla legge elettorale.
Poi è stato approvato un secondo emendamento, sempre a firma Finocchiaro, che porta, tra l'altro, dal 37% al 40% la soglia per il premio di lista (non alla coalizione come previsto dal precedente disegno). Si va invece al secondo turno tra i due partiti più votati se nessuno supera quella soglia.
I sì sono stati 166, i no 62 e 1 astenuto. Con questo emendamento vengono introdotte anche le preferenze di genere e la clausola di salvaguardia che rende operativo l'Italicum dal primo luglio 2016. Lo sbarramento per l'accesso in parlamento dei rappresentanti di un partito viene fissato al 3%.
Ecco come si prospetta l'Italicum che sarà approvato domani in Senato:
Premio di maggioranza: l'Italicum è un sistema che assegna un
premio di maggioranza (340 seggi su 630) alla lista che supera
il 40%. Se nessun partito raggiunge tale percentuale, si svolge
un secondo turno tra i due partiti più votati, per
l'assegnazione del premio. I partiti perdenti si ripartiscono i
290 seggi rimanenti proporzionalmente sulla base della
percentuale di voti.
Sbarramento: per ottenere un seggio bisognerà aver
superato al primo turno il 3% dei voti.
100 collegi: l'assegnazione dei seggi della Camera avviene
proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello
nazionale su 100 collegi, in ognuno dei quali sono eletti 6-7
deputati. L'assegnazione avviene con un complicato algoritmo,
che cerca di ridurre al minimo lo slittamento dei seggi
"eccedentari" da un collegio all'altro (norma "antiflipper"),
che però lascia per i partiti piccoli un forte margine di
aleatorietà su dove scatta il seggio.
Preferenza e capigruppo: Nei 100 collegi ciascun partito
presenta una lista di 6-7 nomi: il capolista è bloccato (cioè è
eletto automaticamente se scatta il seggio) mentre per gli
altri candidati valgono le preferenze.
Preferenze: sono possibili due preferenze, purché la
seconda sia di sesso diverso dalla prima, pena la nullità della
seconda.
Alternanza uomo donna: le liste devono esser composte in modo
tale da alternare un uomo ad una donna. Nell'ambito di ogni
circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono
essere superiori al 60% del totale.
Multicandidature: È possibile che un candidato si presenti
in più collegi, fino ad un massimo di 10.
Scheda: la scheda vedrà a fianco del simbolo di ciascun
partito il nome del capolista bloccato, e due spazi dove
scrivere le due eventuali preferenze.
Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta: in quest due regioni si vota con i collegi uninominali, come nel Mattarellum.