Il referendum sull'Italicum non si farà perché non sono state raggiunte le 500mila firme necessarie: a renderlo noto sono Massimo Villone, Alfiero Grandi, Silvia Manderino in una dichiarazione a nome del Comitato promotore. La raccolta delle firme sui due quesiti si è fermata a 420.000 (418.239 per il premio di maggioranza e 422.555 per i capilista bloccati). "Ora vogliamo proseguire nell'impegno prioritario contro la "deforma" costituzionale", annunciano i promotori. La battaglia prosegue ora con l'attesa del pronunciamento sulla costituzionalità dell'Italicum della Consulta (previsto per il 4 ottobre). Il Comitato denuncia, a questo proposito, "i tentativi di premere sulla Corte, fino ad anticiparne il giudizio, segno evidente del degrado di comportamenti pubblici". La riunione congiunta dei Comitati direttivi per il No alle modifiche della Costituzione e contro l'Italicum, convocata per l'8 luglio, varerà un programma per la campagna elettorale per il referendum costituzionale e per il suo autofinanziamento.