Un ragazzo disabile sale a bordo di una barca a vela per il corso velico di base - Lega navale italiana
Oltre ogni limite sulla scia delle onde del mare per superare tutte le barriere, fisiche e mentali, destreggiandosi tra verricelli, boma e timone. È così che la vela accoglie persone speciali nel segno dello sport e dell’inclusione sociale.
“La vera è uno sport bellissimo che ho cominciato a fare da quand’ero giovane – racconta il velista Carmelo Forastieri -. Successivamente all’incidente ho iniziato a farlo con la mia associazione, la Lega Navale Italiana della sezione di Palermo che mi ha permesso di uscire con delle imbarcazioni costruite e progettate per i disabili come le Hansa 303. Grazie a questo sport ho avuto modo di conoscere tante persone. Per un disabile socializzare è una cosa importantissima".
"Non solo – aggiunge Forastieri -. Mi sono avvicinato alla natura ed è bellissimo perché dopo che salgo in barca mi allontano dai rumori della città e sono completamente immerso nella bellezza di vivere il mare”.
Quello della nautica solidale è una costante delle attività delle sezioni della Lega Navale Italiana: il mare per tutti, senza limiti di età e di possibilità fisiche oppure economiche si apre all’orizzonte come opportunità di “uscire” molto spesso dall’isolamento.
È il caso dei non vedenti che attraverso la differenza della pressione del vento, riescono ad orientarsi e vivere delle sensazioni uniche in barca a vela. Il mare, dunque, come grande maestro di vita per tutti e in particolare per chi vive situazioni di difficoltà e disagio.
“La Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità che si celebra il 3 dicembre è un’occasione per riflettere e pensare all’abbattimento delle barriere fisiche, psicologiche e mentali. Il mare abbatte da sempre queste barriere avvicinando tutti alla natura e alla socialità – sottolinea l’Ammiraglio Donato Marzano, Presidente della Lega Navale Italiana -. Diverse sono le attività di avvicinamento al mare di ragazzi con problemi sociali, con iniziative non solo sportive ma anche di avvio al mondo del lavoro. È una delle missioni che era già stata individuata con lungimiranza 124 anni fa e adesso è ben delineata e, in numerose situazioni, concretizzata”.
Sono decine i progetti di natura solidale che da nord a sud, lungo le coste della penisola, vengono portati avanti a livello locale dalle sezioni della più antica associazione velistica nazionale. Si tratta di attività sportiva ed agonistica con le barche tipo Hansa 303 protagonista del Campionato Italiano 2021 organizzato a Porto San Giorgio e il mondiale per la stessa classe di imbarcazioni a vela svoltosi a Palermo dal 2 al 9 ottobre 2021.
Nel Lazio, a Scauri, Anzio, Roma, Ostia, Pomezia, Rieti e Bolsena molto originale è stata l’esperienza vissuta da centinaia di ipovedenti su caravelle e ragazzi con problematiche psicofisiche e autistiche su derive, così come giovani con disabilità affetti da malattie rare con il progetto “Vela Rara” oppure con “Una vela per Arianna” dedicato ai ragazzi con disabilità agli arti superiori.
A Napoli, invece, il progetto “Velatamente” condotto insieme alla Direzione del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Napoli 1 – Centro, costituisce uno strumento psico-socio-riabilitativo per gli assistiti in ambito salute mentale.
Disabili a scuola di vela - Lega navale italiana
Altra tipologia di attività, ben strutturata ed articolata, è "DIS-EQUALITY" della Sezione della Lega Navale Italiana di Trieste che si propone di includere, tramite la vela, il canottaggio e la canoa, persone con disabilità per tutto l’anno e, in particolare, in concomitanza con la Barcolana di ottobre. Altra iniziativa di Trieste è il “periplo d’Italia a vela” da parte di un socio normodotato e di un non-vedente.
Molteplici sono anche le iniziative in Liguria, con oltre 25 progetti dedicati a persone con disabilità motorie, mentali e non vedenti che hanno visto la partecipazione di oltre 4000 allievi in 801 giornate in mare. In Toscana, poi, si realizzato il progetto “A vela ad occhi chiusi” finalizzato a far vivere le sensazioni della navigazione a soggetti non vedenti attraverso uscite in mare su imbarcazioni d’altura, mentre in Lombardia con il progetto “Sulle rotte della mente”, dal 2017 la sezione di Mandello del Lario, in provincia di Como, si pone l’obiettivo di far trascorrere a pazienti e loro familiari una giornata diversa, portandoli fuori dagli spazi ospedalieri e clinici e facendo loro conoscere le bellezze del lago di Como.
Sempre a Mandello, il Progetto “Itaca”, costituisce un percorso riabilitativo rivolto ai pazienti onco-ematologici che ha preso il via anche in provincia di Lecco, sul lago di Como. Si tratta di un’iniziativa nata a Brescia, all’interno delle Unità Operative di Oncologia e di Ematologia dell’Ospedale Civile di Brescia, sostenuta da Ail Brescia e da alcuni importanti circoli velici del Garda.
La Sezione di Milano opera nel settore della vela e della canoa presso le basi nautiche dell'Idroscalo di Milano e di Dervio, in provincia di Lecco. Dispone di oltre 100 imbarcazioni a vela tra derive e cabinati, che consentono di svolgere un'attività di formazione e divulgativa nella disciplina velica, in collaborazione con la Federazione Italiana Vela, il Coni e il Comitato Italiano Paralimpico.
In Liguria, infine, nel mese di luglio 2021, è partito un interessante progetto con la sezione di Sestri Levante della Lega Navale Italiana a favore dei ragazzi dei Centri estivi delle parrocchie di Bigliolo, Magliano, Agnino, Cisigliana e Montecorto. Per loro, infatti è stato appositamente istituito un corso di vela completamente gratuito, "un corso che prima non esisteva - dice monsignor Antonio Vigo, parroco della Vallata di Bigliolo, già Cappellano della Marina Militare - fatto solo per i miei ragazzi del catechismo."