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Un Cdm lampo, appena dieci minuti, il tempo sufficiente per approvare il decreto per la revisione di Irpef e Ires e per salutare il debutto da ministro di Tommaso Foti, successore di Raffaele Fitto, ma non per tutte le deleghe. Giorgia Meloni ha infatti deciso che terrà per sé le politiche per il Sud e ha fatto sapere di aver «avviato da subito una ricognizione all'interno del governo in merito a quanto già realizzato per rafforzare lo sviluppo del Mezzogiorno, ai programmi in atto e alle proposte ancora da implementare, in particolare su incentivi, infrastrutture e investimenti». Rispetto a Foti, invece, meglio sgombrare subito il terreno da qualunque ipotesi di dissensi interni e chiarire che «sulla sua promozione a “Mister Pnrr” c’è stata l’unanimità». «Non ho avuto nessuna indicazione contraria alla sua nomina», ha chiarito Meloni. Per il resto, «Tommaso è un parlamentare di lungo corso, con grande esperienza alle spalle e ha sempre avuto un grande rispetto per le istituzioni».
Per quanto riguarda il decreto legislativo, è stato invece il vice di Giancarlo Giorgetti, Maurizio Leo, a illustrarne i contenuti: «Il provvedimento interviene sulla determinazione del reddito - ha spiegato - con modifiche che interessano le diverse categorie reddituali». Nel dettaglio, per i redditi da lavoro autonomo, è prevista «una sostanziale semplificazione del sistema», che avvicinerà la categoria «a quella del reddito d'impresa». Sarà inoltre introdotta «la possibilità per gli studi professionali di aggregarsi in regime di neutralità fiscale», in modo da favorire «la crescita e la competitività dei professionisti». I redditi agrari avranno «regole che valorizzano le colture innovative, come le vertical farm e le colture idroponiche». L'obiettivo è «sostenere un'agricoltura tecnologica e moderna, che renda il nostro Paese, anche dal punto di vista fiscale, al passo con i tempi». Leo ha spiegato poi che «anche il reddito d'impresa viene rivisto. Si riduce il doppio binario civile-fiscale e si rivoluziona il sistema di riporto delle perdite infragruppo, allineandolo agli standard europei. Viene inoltre disciplinata la scissione per scorporo e riviste le operazioni di conferimento e liquidazione». Tra le altre misure, c’è la proroga della tonnage tax e l’intervento sulle aliquote delle società di comodo, «con particolare attenzione alla determinazione del reddito per quelle immobiliari e da partecipazione».
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato l’assegnazione della quota dell’otto per mille dell’Irpef devoluta alla diretta gestione statale per l’anno 2023, riferita alle scelte non espresse dai contribuenti, ai fini del finanziamento di progetti/interventi volti alla prevenzione ed al recupero dalle tossicodipendenze e dalle altre dipendenze patologiche. La delibera è stata effettuata ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera a) del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 105, convertito con modificazioni dalla legge 9 ottobre 2023, n. 137.