I partiti politici, che vorranno ottenere il due per mille dell'Irpef o erogazioni liberali di privati con agevolazioni fiscali, dovranno dotarsi di uno statuto, redatto nella forma dell'atto pubblico. Lo statuto dovrà indicare la durata degli incarichi, il soggetto fornito della rappresentanza legale, la cadenza delle assemblee congressuali nazionali o generali, le procedure per l'approvazione degli atti che impegnano il partito, i criteri per assicurare la presenza delle minoranze negli organi collegiali non esecutivi, le modalità di selezione delle candidature. La Commissione di Garanzia degli statuti vigilerà sulla conformità degli statuti alla legge e potrà chiedere eventuali modifiche. I partiti in regola verranno iscritti in un apposito registro. Lo stabilisce il decreto legge sul finanziamento volontario ai partiti, pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale odierna e in vigore da oggi.