lunedì 26 novembre 2012
Sono stati numerosi, ieri, le manifestazioni e i momenti di riflessione per dire no alla violenza sulle donne. Oggi Roma coferisce la cittadinanza onoraria alla giovane pachistana ferita dagli estremisti per aver difeso il diritto delle bambine all'istruzione.
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Dopo i tanti incontri, dibattiti, manifestazioni, proiezioni di film, spettacoli teatrali e sottoscrizioni di petizioni, sono stati numerosi, ieri, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a voler insistere per accendere l'ennesimo riflettore sulle oltre 100 vittime quest'anno della violenza maschile. In questo senso da più parti è arrivato l'invito al governo affinché ratifichi quanto prima la Convenzione di Istanbul, "onorando così nel migliore dei modi questa giornata di mobilitazione".Ma in un giorno di riflessione in tutto il mondo contro il femminicidio, si sono fatte sentire nel nostro Paese anche le istituzioni, le quali - insieme a tante organizzazioni e ong - hanno sollecitato un'inversione di marcia. A cominciare dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha chiesto di "tutelare con maggiore efficacia le donne". Una rapida ratifica in Parlamento della Convenzione di Istanbul è stata chiesta da più parti, soprattutto dal mondo della politica. "Per mesi ci siamo tenacemente battuti perché l'Italia firmasse la Convenzione - ha spiegato Paola Binetti dell'Udc - che rappresenta lo strumento più efficace e onnicomprensivo per la prevenzione e il contrasto della violenza domestica sulle donne". D'accordo Antonio Di Pietro, per il quale la ratifica della Convenzione "sarebbe un passo importante per ribadire che il femminicidio è una barbarie indegna". Fermo anche il richiamo del Capo dello Stato, che ha chiesto di "far crescere l'impegno culturale, sociale e delle istituzioni nell'affrontare gli squilibri persistenti con una concezione del ruolo femminile rispettosa della dignità della persona e di corrette relazioni tra i generi". Anche la Capitale ha voluto tributare il giusto omaggio e il sindaco Alemanno ha acceso nel pomeriggio le luci del Colosseo. "Facciamo questo gesto aderendo anche all'appello lanciato dal Comune di Torino - ha spiegato il primo cittadino - che ha fatto una sorta di catena tra tutti i sindaci per dare un segnale su questo problema". In questo quadro oggi l'Assemblea Capitolina conferirà la cittadinanza onoraria a Malala Yousafzai, la quindicenne pakistana attivista per i diritti civili che il 9 ottobre scorso è stata ferita gravemente dai talebani mentre tornava da scuola. Da Torino ha parlato tra gli altri il sindaco Piero Fassino che ha rilanciato l'iniziativa "365NO", a cui hanno aderito finora Bari, Bologna, Genova, Milano, Napoli, Roma, Palermo e Venezia. Di "crescita culturale" ha parlato il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, aggiungendo che "occorre che le forze dell'ordine siano adeguate nella capacità di ricevere le denunce, facendo quindi sentire tranquille le donne". 
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